Palaghiaccio senza pace: senza riscaldamento da domenica scorsa
Riscaldamento fuori uso da domenica scorsa, acqua gelata. Non conosce davvero pace la gestione del palaghiaccio aostano che guarda con nostalgia i fasti sportivi e non conosciuti con il CourmAosta.
Domenica scorsa, a causa del riscaldamento fuori uso e delle temperature polari negli spogliatoi, i dirigenti dei Gladiators erano stati costretti a rinviare il torneo U8 e U10; nel pomeriggio, la prima squadra per non perdere a tavolino aveva comunque giocato, dovendo però risarcire una multa di 850 euro (per le partite della prima squadra e dell’U16). Squadre provenienti da fuori Valle rispedite a casa e figuraccia!
«Lunedì il gestore avrebbe dovuto presentarsi in comune per una riunione spiega l’assessore Patrizia Carradore e invece non si è visto. E’ una situazione che non ci piace, ma non abbiamo grossi margini di azione. Il nostro obiettivo è quello di tutelare il bene e garantire un servizio agli sportivi, ma anche ai residenti e turisti che vogliono trascorrere un’ora di svago sul ghiaccio. Abbiamo dato mandato ai legali per capire se c’è la possibilità di trovare una soluzione, garantendo una gestione corretta e attenta dell’impianto.
Dal canto suo, Pierpaolo Renò, amministratore della Living Sport società che nel 2008 si è aggiudicata la gestione dell’impianto fino al novembre 2012 è irrintracciabile. Impossibile parlargli, impossibile chiedergli che ne è stato della campagna di rilancio autunnale che presentò in pompa magna nel mese di agosto parlando del palaghiaccio come di un’attrazione per la città e non solo ispirata al modello americano, con luci, eventi e una visibilità maggiore, non necessariamente legata al ghiaccio. Secondo le dichiarazioni di Renò dal 2009 all’agosto scorso erano già stati investiti 170 mila euro mentre altri 200 mila euro avrebbero dovuto essere investiti per il rilancio della struttura. Nella presentazione dell’amministratore della Living non mancavano anche progetti ambiziosi come luci colorate, monitor per mostrare i gol dell’hockey e i momenti più spettacolari delle kermesse di pattinaggio e anche la discoteca su ghiaccio, ‘ice karting e tanto altro, a partire dalla cartellonistica stradale, all’abbellimento dell’impianto azzurrro «che sembra un capannone industriale e neppure in buono stato» – aveva commentato lo stesso Renò.
Progetti neppure abbozzati, forse, sia concessa l’ironia, congelati.
(cinzia timpano)