Saint-Pierre, le casse comunali piangono
Come per molti altri comuni valdostani, quest’anno anche le casse di Saint-Pierre languono. Ci saranno 216 mila euro di trasferimenti tagliati da Bim e Regione e quasi 80 mila euro da impegnare in comunità montana per la gestione di servizi associati. «Poi spiega il sindaco Daniela Lale Demoz, esponendo, lunedì scorso in consiglio, il bilancio di previsione per il 2012 – c’è stato il crollo della scuola primaria, che finora è costato 75 mila euro». «Per non parlare dell’impegno che richiederà completare il nuovo acquedotto aggiunge il vice Loris Cheney per il quale i lavori sono fermi dal 2009 e mancano ancora 30 pozzetti: per ora è in funzione quello vecchio, che è un colabrodo e costa molto in manutenzione». Il bilancio pareggia a 6 milioni e 707 mila euro, di cui 3 milioni e 727 mila sono di spesa corrente: «pur dovendo introdurre l’addizionale minima Irpef commenta Lale Demoz – riusciremo a garantire tutti i servizi ai cittadini, anche se questi dovranno capire che per molte cose non ci potrà essere sempre l’amministrazione». Molto critica l’opposizione: «non fosse per la data diversa commenta Paolo Lavy sembrerebbe di leggere il bilancio dell’anno scorso e questo nonostante, dopo la scelta di far pagare addizionale Irpef e tassa di soggiorno, il nostro comune sia uno dei più tassati della Valle». Ermanno Bonomi critica la scelta di non aver richiesto denaro alla Regione: «la legge 26 del 2009 permetteva di chiedere contributi per piccole opere in ogni settore, quest’anno sono stati finanziati lavori per sei milioni di euro». «Forse chiosa Marco Carlin se fossimo riusciti a finanziare una piccola opera non avremmo dovuto mettere l’addizionale». Con il bilancio di previsione, sono arrivate le proiezioni per le nuove tasse, introdotte dal governo Monti. Per l’Imp Saint-Pierre vedrà entrare 187 mila euro (di cui una buona parte andrà allo Stato e un’altra sarà ridistribuita dalla Regione), per la tassa di soggiorno 8 mila euro, da reinvestire nel turismo. L’addizionale Irpef, invece, porterà 85 mila euro in tre anni.
(lorenzo piccinno)