Calcio: Baldi sogna un altro scherzetto al Chieri
Meno di quarantotto ore e poi, finalmente, arriverà il momento della resa dei conti in vetta al girone A di serie D. Uno dei quattro assi offensivi del St-Chri VdA sarà Matteo Baldi (in foto con il torinese Nicolini), già a segno nella partita di andata (firmò il pesantissimo 1-1 prima del riposo), così come nell’ultima prova dei granata a Tortona (sua la punizione del 2-0). «Siamo pronti, anzi, lo siamo da un po’ – scherza il fantasista canavesano, un altro dei grandi protagonisti di questa splendida stagione dei valligiani -. Stiamo bene e nello spogliatoio c’è la tensione giusta. Abbiamo preparato questa partita come tutte le precedenti, con l’intensità di sempre, senza cambiare nulla solo perché affrontiamo il Chieri. All’andata abbiamo dimostrato di avere le armi tecniche e nervose per fargli male, anche ribaltando un risultato negativo, mettendo in mostra quella forza che ci ha permesso di arrivare fino a qui: vincere domenica sarebbe la classica ciliegina sulla torta. E se segnassi il gol decisivo sarebbe il massimo. Siamo due squadre simili, con un tasso tecnico che si equivale e a decidere saranno la cattiveria, la voglia di vincere, la capacità di rimanere concentrati in ogni istante fino al triplice fischio finale». Baldi, così come tanti altri compagni di squadra, sta vivendo una delle sue migliori stagioni. Qual è il segreto? «Nessun segreto, soltanto il lavoro serio, la cura dei dettagli, l’impegno quotidiano, tutti elementi che ti permettono di esprimerti al meglio».
Chi, invece, la partita dovrà guardarla dall’esterno è Fabio Cusano, il grande assente, tolto di mezzo dallo strappo all’adduttore rimediato nella sfida interna con il Bogliasco, decisa, tra l’altro, proprio da un suo gol. «Da uno a un milione quanto mi dispiace non giocare? Decisamente molto di più – esordisce l’enfant du pays tornato in Valle dopo anni in giro per l’Italia con le maglie di Juventus, Pro Patria, Casale e Albese -. E’ la partita che vale tutto, quella nella quale ti giochi una stagione di lavoro, di impegno, di sacrifici, è crudele non esserci. Secondo me sarà una bellissima partita, loro sono forti fisicamente e hanno giocatori di categoria superiore, ma noi siamo superiori e dovremo dimostrarlo mettendo in campo quella voglia di vincere che, unità alle qualità dei nostri singoli, può fare la differenza». Come vivrà la domenica il grande assente? «Fino all’ultimo starò vicino ai miei compagni, poi andrò a soffrire in tribuna».
(d.p.)