Questura: chiuso per 15 giorni il bar ristorante Les Fleurs di Pila; il gestore: «nel mio locale non è successo nulla, non so a cosa si riferisca il questore»
Quindici giorni di chiusura per aver violato l’articolo 691 del Codice Penale, somministrando bevande alcooliche a una persona in manifesto stato di ubriachezza. Così, il personale della questura di Aosta ha notificato ieri sera al gestore del bar ristorante ‘Les Fleurs’ di Gressan, il provvedimento del questore I fatti contestati risalgono ai giorni scorsi quando alcuni avventori – palesemente ubriachi – si erano lasciati andare a comportamenti definiti «indecorosi e pericolosi per l’ordine pubblico». «Il provvedimento, come prevedono le leggi di pubblica sicurezza – tende a prevenire il ripetersi di comportamenti anti giuridici e pericolosi nei locali pubblici – spiega una nota della questura del capoluogo – con conseguenti turbative dell’ordine pubblico, con possibile coinvolgimento della sicurezza di ignari avventori». «Non so cosa pensare – spiega il gestore del bar ristorante e residence Les Fleurs Tiziano Saltarelli – ieri sera intorno alle 18 mi hanno notificato il provvedimento. Non so nulla e nego le accuse che mi vengono rivolte». I fatti contestati risalgono al primo pomeriggio di martedì 22 maggio. «Quel pomeriggio intorno alle 14.30 sono arrivate quattro persone – dipendenti della Pila SpA che dopo il lavoro si sono fermati a bere qualcosa; si sono seduti nel déhors del bar e sono rimasti lì fino alle 18; con loro c’era una ragazza. Non si sono lasciati andare ad alcun comportamento sconveniente o pericoloso, non è successo niente e non c’è alcuna prova che fossero arrivati ubriachi o che lo fossero. Tornavano dal lavoro, come potevano essere ubriachi? Sto valutando con il mio avvocato (Lorenzo Sommo del foro di Aosta, ndr) il da farsi; io mi sento parte lesa; da stamane e per quindici giorni il mio locale sarà chiuso. I mancati incassi, il danno al residence? Non so cosa pensare; mi sento un po’ il capro espiatorio; valuterò il da farsi ma non riesco a capire come si possano trarre delle conclusioni sulla base di chissà quali indagini o testimonianze. A me nessuno ha chiesto niente e ripeto, nel mio locale non è accaduto niente. Mi hanno detto che la ragazza che accompagnava quei lavoratori, giovedì scorso dopo ha tentato di togliersi la vita; ma cosa c’entro io?» Cosa dice il codice penale: Chiunque somministra bevande alcooliche a persona in stato di manifesta ubriachezza è punito con l’arresto da tre mesi a un anno e qualora il colpevole sia esercente un’osteria o altro pubblico spaccio di cibi o bevande, la condanna importa la sospensione dall’esercizio. Al reato si applica la pena pecuniaria da 516 a 2582 euro o la pena della permanenza domiciliare da 15 a 45 giorni oppure la pena del lavoro di pubblica utilità da 20 giorni a sei mesi.
(cinzia timpano)