Italiani (popolo di evasori) in cerca d riscatto
Quello del’evasione fiscale è uno dei mali dell’Italia tra i più fastidiosi. Il presidente del Consiglio, Mario Monti, alla festa annuale della guardia di finanza ha puntato nuovamente il dito sul fenomeno italiano e molto latino dell’evasione fiscale, con le fiamme gialle che hanno snocciolato i numeri del loro impegno per far fronte a quello che per il nostro Paese sembra una vera e propria emergenza. Da italiano mi vergogno. E dovremmo vergognarsi tutti, perché se il Paese è arrivato a questo punto la colpa è solo nostra, di un popolo che nel tempo ha accettato silenzioso questo proliferare di illegalità diffusa. Non ci può essere riscatto economico e sociale senza una trasformazione culturale,capace poi di generare riscatto morale.
Credo che dobbiamo partire dal concetto “pagare tutti per pagare meno”. La relazione della gfd indica in un terzo le irregolarità rilevate. Scandaloso.
Non lasciamoci attrarre dalla proposta di ottenere uno sconto su una prestazione professionale o sull’acquisto di un bene in cambio della mancata emissione di fattura o scontrino fiscale, perché quello sconto di oggi tutto il Paese lo pagherà con gli interessi non tra un secolo, ma già domani mattina. E poco importa se ci sono aree geografiche dove la cultura dell’illegalità è maggiormente diffusa, perché se riusciamo a dar vita a un mondo migliore partendo da casa nostra, dalla nostra via, dal nostro quartiere, alla fine la legalità si diffonderà a macchia d’olio, diventando la normalità e non l’eccezione, permettendo così alle forze dell’ordine di poter concentrare gli sforzi laddove il fenomeno dell’illegalità è maggiormente diffuso.
Ma ripeto: nessuna azione di contrasto a evasione e illegalità riuscirà mai a estirpare il male senza la presa di coscienza dei cittadini, senza il desiderio degli italiani di riscattarsi e vivere in un mondo migliore.