Calcio: niente firma tra Zichella e il St-Chri VdA
Momento delicato in casa St-Chri VdA. Dopo i problemi con la fidejussione («in arrivo tra venerdì e lunedì», assicura il presidente) e l’impianto da utilizzare in Seconda Divisione, che hanno comportato il “cartellino giallo” da parte della Lega Pro, potrebbe venire a mancare l’unica certezza con la quale stava iniziando la stagione dei granata. L’incontro di ieri sera tra il presidente Filippo Filippella e mister Giovanni Zichella si è infatti concluso senza la firma sul contratto da parte del tecnico torinese. E dire che era stato lo stesso Filippella ad annunciare, non più di tre settimane fa, di aver raggiunto l’accordo con l’allenatore della storica promozione, precisando che per farlo «c’erano voluti appena due minuti». Quando si è trattato di mettere nero su bianco, però, la situazione è cambiata. «Purtroppo quando ci siamo incontrati a giugno abbiamo sottoposto al mister un progetto che è diverso da quello con il quale ci stiamo confrontando adesso – spiega Filippo Filippella -. Avevamo altre prospettive, che attualmente sono modificate, visto che è sempre più probabile dover disputare tutta la stagione al Pistoni di Ivrea. Sicuramente per l’inizio del campionato non avremo a disposizione il nostro campo e, quindi, dobbiamo iniziare a mettere in atto tutta una serie di operazioni che riguardano ad esempio la biglietteria elettronica o gli interventi per la pubblica sicurezza, e non è detto che a metà stagione ci convenga rifare la trafila per tornare in Valle. Andando a Ivrea, ovviamente avremo più costi e meno entrate rispetto a quanto avevamo previsto per St-Christophe e di questo ne risente inevitabilmente tutto il budget, visto dovremo tarare la raccolta pubblicitaria su un’altra piazza e, tra l’altro, questo potrebbe comportare che a stagione in corso non sia così facile modificare lo stadio, considerato che gli investitori possono avere interesse ad avere visibilità in una città piuttosto che in un’altra. Ieri ho voluto comunicare all’allenatore il cambiamento del budget, anche perché rispetto al precedente incontro lui si era fatto un’idea di una rosa di un certo tipo e adesso è un’altra; sicuramente non potremo portare trenta giocatori in ritiro e poi scegliere chi tenere o meno. Non possiamo nemmeno ancontenarlo dal punto di vista economico, ma la differenza tra la domanda e l’offerta è minima e penso che questo non sia il problema maggiore». Visto il periodo di calcio mercato rovente, hanno subito iniziato a circolare nomi su possibili successori, dal gettonatissimo Massimo Storgato a Stefano Guidoni, ma il presidente smentisce categoricamente di aver pensato a un’alternativa. «Personalmente non penso che Zichella decida di mollare tutto – aggiunge Filippella – e infatti non ho pensato ad alternative di sorta, anche perché l’allenatore non mi ha comunicato di volersene andare. Come ho detto non credo che sia un problema di ingaggio, ma il mister penso debba fare una valutazione tecnica economica personale, verificare se la sua idea di giocatori si sposa con questo budget ridotto. Il progetto che avevamo in mente a St-Christophe è valido, ma dovrà essere rinviato di un anno; nel mentre cercheremo di mantenere la categoria allestendo una rosa giovane, con una spesa per gli ingaggi che, adesso come adesso, potrebbe essere sui 250, 300 mila euro, ma è una stima che può essere rivista sia in rialzo che in ribasso. Se ce ne sarà la possibilità, potremmo poi intervenire nuovamente sul mercato invernale per completare l’organico». Una rosa giovane non dovrebbe comunque spaventare il tecnico torinese, che proprio con i giovani ha lavorato per anni e che nell’ultima stagione ha valorizzato fuoriquota come Pramotton, Ippolito, Varvelli, Benedetto, Sinato e Bocca. «La mia volontà è quella di rimanere – fa sapere Zichella -, tra l’altro la Lega Pro la sento un po’ anche mia. Quello del mio stipendio è il problema minore; auguro che ci si possa venire incontro e trovare un accordo per allungare questa bella esperienza».
(davide pellegrino)