Confesercenti e Confcommercio concordi: «media e grande distribuzione coprono già adeguatamente il fabbisogno locale e turistico»
Confesercenti e Confcommercio d’accordo nel ribadire «che la grande e media distribuzione già coprono adeguatamente il fabbisogno locale e turistico», ribadendo «l’inopportunità di nuove aperture che pregiudicano la sopravvivenza di tanti esercizi a conduzione familiare. Nuove aperture che metterebbero a rischio i livelli occupazionali esistenti nelle strutture già attive e pregiudicherebbero l’esistenza di tanti negozi di prossimità che hanno contribuito a mantenere vivi i nostri villaggi, favorendo lo sviluppo e creando ricchezza per tutta la comunità».
La bozza di proposta di legge secondo Pierantonio Genestrone (Confcommercio) è «un contributo delle nostre associazioni e dei nostri iscritti al lavoro del Consiglio Valle, chiamato a esprimersi su un tema di grande importanza come è la media e grande distribuzione in Valle».
La scorsa settimana ConfCommercio aveva presentato all’assessore al Commercio Aurelio Marguerettaz, la bozza di proposta elaborata dal professor Valerio Onida a integrazione della bozza di legge regionale sul tema media e grande distribuzione; una proposta «tesa a conciliare liberalizzazione e salvaguardia delle piccole imprese» che sostanzialmente si traduce nella delega esclusiva alla regione a decidere sul tema, senza ‘l’intromissione’ dei comuni. Secondo Genestrone, «la Giunta deve porre dei limiti e vigilare perchè non si creino trust dei prezzi a danno dei consumatori».
«La bozza di proposta di legge sulla grande distribuzione elaborata dal professor Valerio Onida risponde alle aspettative del settore e di questo diamo atto a Confcommercio della lungimiranza nello scegliere un consulente di tale spessore – ha spiegato il presidente di Confesercenti Paola Gottardi – proseguiremo a stretto contatto con Confcommercio le iniziative avviate per modificare il testo in materia licenziato dalla Giunta».
(c.t.)