Il senatore Fosson: «Ballarò, sulla Valle d’Aosta ha mandato in onda un servizio fuorviante»
Ballarò, la trasmissione di Rai tre, punta i riflettori sulla Valle d’Aosta, mettendo in risalto le indennità in Consiglio Valle, le partecipate, il rapporto abitanti consiglieri regionali, lo scivolone del Pd e le grandi opere cattedrali nel deserto. Il servizio mandato in onda il 9 ottobre provoca la reazione del senatore valdostano Antonio Fosson che prende carta e penna per scrivere una lettera di protesta al Presidente della Commissione di vigilanza della Rai Sergio Zavoli.
«E’ stato trasmesso un inserto sulla Valle d’Aosta non obbiettivo, superficiale e fuorviante. Ancora una volta si è persa l’occasione per parlare di cosa sia l’autonomia, di quali servizi siano offerti e delle difficoltà oggettive che si incontrano nell’organizzarli. Le tre interviste a cittadini che non sapevano che cosa fosse l’autonomia e la specificità valdostana non sono state raccolte in modo obiettivo e non sono espressione di tutte le posizioni esistenti. Così i costi della politica riferiti in tale puntata non riportano tutte le iniziative intraprese per la loro riduzione e la maggior trasparenza. Iniziative – continua il senatore – necessarie e utili, non più differibili in una situazione profondamente mutata, con una esigenza di risparmiare già ben nota a tutte le famiglie valdostane».
Il senatore ricorda ancora che lo Stato che sta attaccando e ridicolizzando le autonomie non ha ridotto in modo significativo i suoi costi della politica: non aver diminuito neppure di una unità il numero dei parlamentari e aver affossato con la presentazione della proposta di semipresidenzialismo la riforma costituzionale ne sono un esempio evidente. «Lo Stato che non riduce il numero dei suoi parlamentari, che non risolve l’anacronistico bicameralismo perfetto, che non si mette d’accordo su una legge elettorale che tutti i cittadini vogliono cambiare, indica ora come principale causa di spreco e di cattiva organizzazione le regioni», sottolinea Fosson.
«In un periodo in cui la nave della nostra autonomia naviga in mari tempestosi è triste vedere come alcuni eletti della minoranza cerchino di distruggere la barca dall’interno. Per le loro finalità solo elettorali tali esponenti non attaccano infatti solo la maggioranza ma la stessa autonomia valdostana. Eppure anche gli eletti di partiti ora in minoranza, che attaccano gli attuali costi della politica valdostana usufruiscono di tale sistema e questo succede, per alcuni, da molti anni».