Casinò ribatte a Alpe: «L’86% dei lavori affidati tramite gare aperte»
Alpe tira in ballo gli appalti affidati nell’ultimo biennio dalla Casino de la Vallée Spa e la società precisa in un comunicato che «è totalmente erroneo citare che i 52 milioni di euro di lavori sarebbero stati affidati senza gara aperta». La Casinò de la Vallée Spa sottolinea che come «ente di diritto privato, è dotata di apposita regolamentazione per acquisti di beni e servizi». A onore del vero Alpe aveva messo in evidenza il fatto che «per gli appalti non doveva sottostare alle stesse regole dell’amministrazione regionale».
La società fa sapere che «rispetto al succitato importo sono stati affidati, tramite gara aperta a carattere nazionale, procedura alla quale hanno partecipato anche ditte straniere, lavori per 44,5 milioni di euro (circa l86%). Per i restanti importi, relativi ad appalti di ridotta entità, sono state seguite rigorose procedure di selezione con riguardo alle sole ditte di eccellenza, come previsto dalla regolamentazione interna». Ripetendo che «la Casinò de la Vallée spa non è assoggettata, come più volte pacificamente stabilito dalla giurisprudenza, al codice degli appalti pubblici», conclude: «ciononostante, per tutte le procedure di selezione sono stati adottati criteri molto più restrittivi di quanto richiesto dalle procedure pubbliche. Analoghe procedure sono seguite a riguardo della verifica dei contraenti, avendo la Casino de la Vallée spa aderito spontaneamente al protocollo antimafia».