Furti in abitazioni e garage: sgominata baby gang con all’attivo almeno una ventina di azioni
Una piccola tessera per la palestra ritrovata alla base di un muro di cinta di un palazzo ad Aosta, che uno dei ladri ha perso dalla tasca dei pantaloni mentre stava scappando. E’ da questo elemento, apparentemente insignificante, almeno di primacchitto, che i carabinieri del Nucleo operativo e radiomobile di Aosta hanno dato avvio alle indagini che, nella giornata di oggi, sabato 25 ottobre, hanno portato alle denunce di cinque giovani per furto, danneggiamento e ricettazione – quattro diciassettenni aostani A.T., R.T., T.T. e M.G. (due di origini marocchine) e un diciottenne moldavo I.B. – facenti parte di una «baby gang organizzata in furti in appartamento e soprattutto in locali pertinenziali quali cantine e garage», hanno fatto sapere gli inquirenti nel corso della conferenza stampa sui risultati dell’operazione.
Almeno venti i furti perpetrati dalla banda da maggio all’inizio di ottobre, con le sue innumerevoli azioni furtive che presero il via a maggio – come anticipato poc’anzi – col furto di armi giocattolo da soft-air e vari premi dai furgoni di alcuni giostrai che in quel periodo avevano organizzato le loro attività in piazza Ducler, ad Aosta.
«Avevano un modus operandi assolutamente organizzato – ha precisato il Tenente Colonnello dei carabinieri di Aosta, Samuele Sighinolfi -. Questi giovani erano soliti entrare in azione con guanti, così da non lasciare alcuna traccia, e dopo aver effettuato opportuni sopralluoghi, in modo da eludere puntualmente gli eventuali sistemi di videosorveglianza presenti in zona. E quando c’erano telecamere, agivano camuffandosi con passamontagna oppure lasciando l’automobile in zone non sottoposte a videosorveglianza».
In un simile contesto, alcun risultato avevano portato i rilievi effettuati sulle venti scene dei furti perpetrati tra via St-Martin-de-Corléans e via Cesare Battisti, ad Aosta, eccezion fatta per quella piccola tessera per la palestra ritrovata alla base di un muro di cinta di un palazzo.
E’ da quel piccolo elemento investigativo («apparentemente insignificante ma rivelatosi alla fine fondamentale») che i Carabinieri, dopo essere risaliti all’identità del proprietario (uno dei minorenni aostani con cognome straniero), hanno ricostruito l’intera compagine criminale, facendo quindi partire i deferimenti alla Procura della Repubblica di Aosta per il moldavo appena maggiorenne e alla Procura per i minorenni di Torino per gli altri quattro ragazzi diciassettenni.
Tra la refurtiva rinvenuta in garage e cantine a disposizione dei giovani, oltre ad armi giocattolo e peluche, sono saltati fuori anche un televisore di ultima generazione, un mixer audio e diverse biciclette («alcune delle quali anche di marca») per un valore complessivo di circa 7.000 euro.
«Una stima fatta al ribasso», ha però puntualizzato il Capitano Danilo D’Angelo della Compagnia carabinieri di Aosta, che ha poi aggiunto: «Altra refurtiva era già stata venduta, la nostra convinzione è che i denunciati abbiano utilizzato i proventi della ricettazione per l’acquisto di sostanze stupefacenti da assumere, visto che sono tutti soggetti assuntori di droga, oltre che per l’acquisto di capi di abbigliamento firmati».
Nelle diverse perquisizioni domiciliari, oltre alla refurtiva non ancora avviata a ricettazione, sono stati rinvenuti anche 50 grammi di marijuana e 10 grammi di hashish, motivo per cui sono stati segnalati all’Autorità Prefettizia come consumatori di sostanze stupefacenti.
(patrick barmasse)