Prostituzione: chiesta revoca misura cautelare all’aostano arrestato
«Il mio assistito ha risposto alle domande del giudice, fornendo la sua versione dei fatti. Non ha ammesso alcun addebito, anzi con le sue risposte riteniamo abbia limitato fortemente le contestazioni mosse dall’accusa».Così l’avvocato Marco Bich commenta all’uscita del Tribunale di Aosta, poco prima di mezzogiorno, l’esito dell’interrogatorio di garanzia (durato poco meno di mezzora) a cui è stato sottoposto il suo assistito, Domenico Fabio Letey, il 43enne aostano arrestato martedì dalla Squadra mobile della Questura per favoreggiamento e sfruttamento della prostituzione in esecuzione di un’ordinanza di misura cautelare in carcere disposta dal gip del Tribunale di Aosta, Davide Paladino.Al termine dell’interrogatorio, il legale dell’indagato – nei confronti del quale era stato ravvisato il pericolo di reiterazione del reato, da qui l’arresto – ha chiesto la revoca della misura cautelare in carcere o comunque la sua sostituzione con una «misura meno afflittiva», ha spiegato ancora l’avvocato Bich.Secondo gli inquirenti, coordinati dal sostituto procuratore Carlo Introvigne, Domenico Fabio Letey – all’insaputa del proprietario dell’appartamento in cui abitava, in una palazzina di via Féstaz, nella zona del Carrefour Market – avrebbe subaffittato alcune stanze dell’alloggio a ragazze (nella maggior parte straniere) che si sarebbero prostituite al loro interno.Durante la contestuale perquisizione dell’abitazione – effettuata sempre nella giornata di martedì – oltre all’uomo erano state trovate anche alcune ragazze, nei confronti delle quali – sempre secondo gli uomini della Squadra mobile di Aosta – Letey avrebbe funto pure da «organizzatore» della loro attività, «facendo da intermediario con i clienti».Il gip del Tribunale di Aosta, Davide Paladino, si è riservato la decisione in riferimento alla richiesta di revoca o modifica della misura cautelare avanzata dalla difesa.(pa.ba.)