PD: stroncato da infarto Orfeo Cout, consigliere regionale da appena 36 ore
È morto Orfeo Cout, consigliere regionale da appena 36 ore. L’esponente Pd è stato stroncato da un infarto stamattina mentre era nel sua vigna a Montovet.
La notizia scioccante si è diffusa rapidamente prima in bassa Valle (Cout viveva con la moglie e la figlia a Montjovet e sempre nello stesso comune fino a qualche settimana fa svolgeva anche la funzione di assessore alle politiche sociali e all’istruzione) e nell’intera Regione. Venerdì 10 marzo, alla fine del consiglio regionale che ha decretato la nascita della nuova giunta regionale, Cout era entrato in aula per la nomina da consigliere regionale per effetto delle sospensioni (legge Severino) dei colleghi Raimondo Donzel e Carmela Fontana.
Orfeo Cout (che gli amici chiamavano Sandro) era nato il 12 gennaio 1960 ad Aosta. Dal 2000 al 2010 è stato vice sindaco di Montjovet, dal 2010 al 2015 consigliere comunale di Montjovet e nel 2013 si era candidato alle Regionali risultando il primo escluso nella lista del Pd-Sinistra Vda.
Impegnato nel sociale, promotore nel 2006 dell’associazione “I monelli dell’arte” (l’associazione nasce nel 2009 e si propone di favorire l’integrazione sociale di ragazzi diversamente abili con ragazzi coetanei, all’interno di un laboratorio teatrale integrato) e da 22 anni delegato RSU Fiom Cgil. Iscritto nel Pd della Valle d’Aosta.
In questi giorni frenetici per il Consiglio regionale, Orfeo Cout aveva mantenuto sempre un profilo basso, da uomo serio e intelligente quale era sempre stato e di quel Consiglio regionale ora si ricorderanno quelle sue ultime parole pacate durante il giuramento: “ci saranno altre occasioni per parlare, intanto auguro a tutti buon lavoro”.
Immediati i messaggi di cordoglio dal mondo della politica e del sindacato. “Sono profondamente addolorato dalla notizia della scomparsa del neo consigliere Cout – dice il presidente del Consiglio, Andrea Rosset -. Esprimo le più sentite condoglianze mie personali e dell’intero Consiglio alla famiglia. La comunità valdostana perde un uomo di grande impegno, sia nell’ambito politico e amministrativo sia sotto il profilo culturale e sociale. Un uomo che amava intimamente la Valle d’Aosta, fortemente attaccato alle sue tradizioni e ai suoi valori”.
“Siamo costernati e colpiti profondamente dall’improvvisa scomparsa di Orfeo Cout, che solo due giorni fa aveva fatto il suo ingresso in Consiglio Valle, in un momento difficile e complesso per la nostra comunità. Orfeo era una persona stimata, legata al suo territorio e impegnata nel sociale, una figura retta e capace di guardare avanti”, commenta il neo presidente della Regione, Pierluigi Marquis.
Dolore e ringraziamento a Cout è espresso dal Partito Democratico: “Solo pochi giorni fa, con la voce rotta per l’emozione, Orfeo Cout prestava giuramento da consigliere regionale e si preparava a svolgere quel compito con quello spirito di servizio che ha accompagnato la sua vita, sempre al fianco dei più deboli. Profondamente commossi, ci stringiamo alla famiglia chiamata a sostenere l’immenso dolore per la perdita di un padre e di un marito animato da un sentimento di genuina partecipazione alla vita pubblica, nella convinzione che una società migliore sia il frutto dell’impegno di tutti coloro che la compongono. Grazie Orfeo”.
Il Segretario Generale della Cgil Valle d’Aosta Domenico Falcomatà, unitamente ai Segretari Confederali Vilma Gaillard e Antonio Fuggetta anche a nome del direttivo regionale, “esprimono le più sentite e profonde condoglianze, stringendosi alla famiglia in questo triste momento. Impegnato da anni nell’attività sindacale, Orfeo Cout è sempre stato in prima linea nella tutela dei lavoratori. Il suo contributo a livello locale e regionale è stato innegabile. Grande compagno, bravo sindacalista, persona per bene, vogliamo salutare Orfeo e ringraziarlo per la sua grande generosità, per il grande impegno profuso nella Cgil, per esserci stato tutte le volte che i lavoratori hanno avuto bisogno di lui”.
A sostituire Orfeo Cout in Consiglio regionale dovrebbe essere Fulvio Centoz. Ma il sindaco di Aosta, il quale precisa che “ora come ora e dopo questa terribile notizia , la politica passa in secondo piano e adesso non ci sto proprio pensando a cosa decidere”, potrebbe passare la mano; toccherebbe così a Paolo Cretier, il quale era nella lista dei 35 candidati del Pd come indipendente”.
(Teresa Marchese)