Autostrade: tratta Aosta-Monte Bianco, aumenti fino al 14%
C’è timore per l’aumento fino al 14% delle tariffe dell’autostrada nel tratto Aosta-Monte Bianco. A manifestare la preoccupazione in aula del Consiglio regionale, questa mattina, il presidente della Regione Laurent Viérin che ha comunicato di aver inviato una lettera al Consiglio di amministrazione della società Rav.
Così in aula: «Oggi è prevista la convocazione del Consiglio di amministrazione della Rav. Facendomi interprete della sensibilità espressa da questo Consiglio, ho indirizzato ieri una nota ai rappresentanti regionali nel CdA specificando la contrarietà del Governo regionale a qualsiasi tipo di aumento tariffario, visto che è intenzione della Rav procedere ad un pesante aumento (si parla del 14%) per una tratta utilizzata da valdostani ma anche da turisti. Ancor prima di pensare all’acquisizione delle quote della Rav da parte dell’Amministrazione regionale, bisogna impedire questi aumenti indegni che sono da fermare per la comunità e per evitare penalizzazioni turistiche.»
Tutti d’accordo: no aumenti
Albert Chatrian, capogruppo di Alpe, ha concordato sull’esigenza «di evitare ulteriori aumenti: la nostra è una tratta dai costi esosi, è una situazione che influisce negativamente anche dal punto di vista turistico. L’unico strumento possibile per far utilizzare ai residenti l’autostrada è la vignette: continuiamo questa sfida, noi confermiamo la nostra disponibilità a lavorare in questo senso».
D’accordo anche Elso Gerandin, consigliere del Gruppo misto, che tuttavia pensa che rimanga «il dubbio che questo sarà l’ennesimo messaggio che non andrà a buon fine: in effetti, non avendo la maggioranza all’interno della Rav, questo resterà un semplice appello. Rilancio l’ipotesi della vignette: è l’unica strada percorribile.»
Pierluigi Marquis, consigliere di Ac, Sa, Pnv, pensa che la lettera di Viérin non sia che «un auspicio, le politiche tariffarie non dipenderanno dalla nostra volontà, l’aumento tariffario cui noi siamo contrari dipenderà esclusivamente dal Ministero. Il Consiglio di amministrazione e i nostri rappresentanti non hanno titolo ad intervenire. La nostra azione politica deve strutturare proposte che abbiano una concretizzazione, altrimenti ogni dicembre ci troveremo di fronte ad aumenti tariffari cui non potremo opporci».
«Il nostro ruolo è limitato all’interno della società, ma un orientamento andava dato per formalizzare la nostra contrarietà agli aumenti – ha replicato Viérin– La forma si fa sostanza in questo caso. Le battaglie si fanno sempre, contano anche quando si è in minoranza. In merito all’acquisizione delle quote, è in corso uno studio da parte di Finaosta. Un gruppo di lavoro sta lavorando sulla questione della vignette.»
(re.newsvda.it)