Aosta senza piano neve, forse arriva in primavera
Nessun confronto con la minoranza, se ne parlerà eventualmente in commissione più avanti. Etienne Andrione: "Avete scelto la soluzione migliore, aspettare che la neve si sciolga"
Aosta non ha un piano neve, e continuerà a non averlo… al massimo se ne riparlerà in primavera. È quanto è emerso nella lunga discussione che ha chiuso il lavori del Consiglio Comunale.
Tavolo di lavoro a primavera
A poco sono serviti gli appelli lanciati da una minoranza compatta alla maggioranza, a poco è servito snocciolare tutte le lamentele e le critiche espresse dai cittadini sui social. A metà della discussione è l’esito di una riunione di maggioranza a fugare ogni dubbio: «Considerando le impegnative non corrette della mozione e che le riflessione interne con tecnici e la protezione civile è già in fase di avvio riteniamo doveroso un incontro anche in commissione ma solo dopo questa intensa fase di lavoro – spiega l’assessore ai Lavori pubblici Valerio Lancerotto –. Potremo aprire un tavolo di lavoro solo in primavera».
Minoranza all’attacco
Una decisione che stupisce la minoranza, perché «se chiedete il ritiro di questa mozione vuol dire che non volete nemmeno provare a recuperare la faccia con i cittadini – spiega Loris Sartore di Alpe –. Non serve aspettare la primavera, noi possiamo iniziare a discuterne già adesso». Anche il consigliere Etienne Andrione (Gmm) non manca di ironizzare: «Avete deciso il modo migliore per risolvere il problema, aspettare che la neve si sciolga». Per Lancerotto l’amministrazione «si è mossa in maniera straordinaria stanziando tutte le risorse per questa emergenza. Siamo pronti a discutere questi temi, oltre al vademecum già proposto, ma a bocce ferme». Le polemiche non sono mancate anche per quel che riguarda la chiusura delle scuole, considerata dalla minoranza come un «piegare il capo» di fronte a un’amministrazione regionale «che lascia le scuole aperte ma chiude gli assessorati», commenta Carola Carpinello di Altra Valle d’Aosta. «Piazza Deffeyes decide e non battiamo ciglio, Vierin ha giocato la carta del rude uomo di montagna che non si fa spaventare dalla neve, ma almeno la sicurezza minima andava garantita». Per il sindaco Fulvio Centoz è stata «una valutazione fatta in coscienza e non in superficialità, dopo un confronto con tutte le strutture competenti e la protezione civile, con il senno di poi è facile giudicare cosa è stato giusto e cosa no».
Un vademecum per i cittadini
La proposta di un vademecum per i cittadini in caso di forti nevicate, già abbozzato a novembre da Lancerotto, continua ad essere valida «ma è ovvio che i suggerimenti non devono limitarsi a indossare calzature idonee», ironizzano in molti. È Paolo Fedi di Alpe a proporre più concretamente quanto dovrebbe essere suggerito ai cittadini: «Prima di tutto bisogna chiarire le priorità, che devono essere i pedoni, soprattutto se li si invita a utilizzare i mezzi pubblici. I cittadini devono sapere prima se i parcheggi saranno aperti e gratuiti, se dovranno occuparsi loro di spalare la neve davanti a casa». Sull’impegnativa per integrare il servizio di rimozione rifiuti e sgombero neve dai marciapiedi effettuato dalla ditta Quendoz è l’assessore Delio Donzel a tagliare corto: «Se votassimo questa impegnativa i costi lieviterebbero e sarebbero i cittadini a pagare». Donzel però rassicura e toglie ogni dubbio: «Gli uffici e la Giunta hanno ben presente quali sono stati i disagi e insieme alle ditte hanno già iniziato un approfondimento per risolvere i problemi, la maggioranza non aspetterà la primavera, noi il lavoro lo abbiamo già iniziato».
(sara sergi)