Courmayeur, QC Terme e il designer Matteo Ragni portano l’arte sulle piste da sci
Opera del designer Matteo Ragni allo Chécrouit, commissionato da QC Terme: un inno all'acqua
Quando l’arte naturale incontra l’arte contemporanea dando vita all’opera artistica più alta d’Italia. E’ quanto hanno fatto sulle nevi di Courmayeur QC Terme e il designer Matteo Ragni, dando vita al primo fenomeno di snow art nel mondo.
Dalla giornata di oggi, primo febbraio, fino al 20 marzo gli sciatori potranno ammirare il Portale dell’aCQua, un’opera dedicata all’acqua in metallo specchiato animata da luci, che ha l’obiettivo di comunicare i valori del marchio QC Terme attraverso l’arte, nel caso specifico attraverso il progetto di un designer di fama internazionale, già vincitore per due volte del premio “Compasso d’Oro”, il quale all’attività principale affianca quella di docente in diverse università internazionali, di art director e architetto.
«Quando QC Terme mi ha chiesto di progettare un’installazione per celebrare il rapporto tra uomo e acqua, ho da subito immaginato una piccola opera architettonica che enfatizzasse questa simbiosi – spiega Ragni -. Un portale costituito da archi in metallo specchiante dove il paesaggio potesse fondersi e integrarsi in un gioco di immaginifica sovrapposizione tra la propria figura e l’ambiente naturale. Sono le luci ad aumentare l’esperienza sensoriale che riporta al clima rilassante delle terme. Il portale dell’aQCua diviene portatore di valori e testimone di uno stato di benessere totale, pur in una cornice spiazzante come la cima di una montagna. E quale cornice migliore di Courmayeur?».
Dove ammirare l’opera
Raggiungibile solo sugli sci, il portale è posizionato in una cornice panoramica e scenografica unica al mondo e specchia le cime del Monte Bianco, creando un effetto spettacolare ad una quota di 2024 metri.
Il sito è in sommità del crinale sud-ovest del Mont Chétif che divide la conca del Chécrouit dalla Val Vény, in corrispondenza della Courba Dzeleuna, poco più a valle dell’arrivo dell’omonima seggiovia , proprio dove un tempo sorgeva una piscina estiva, come a sottolineare il suo legame con l’acqua.
Il manifesto dell’opera
«Celebrare il proprio lavoro. Il desiderio di entrare in una relazione ancora più profonda con il territorio intorno a noi e chi lo vive. Dialogo. Per condividere qualcosa di concreto con chi qui abita, vive, è di passaggio. Essere compresi. E poche cose sono facili da comprendere quanto l’acqua. Un ritorno al liquido che per prima cosa ogni essere umano ha conosciuto, ad uno spazio intimo in cui ritrovare,nella pace, lo sguardo curioso di chi passa. In questo spazio celebriamo accoglienza, cura, protezione del corpo e dei pensieri. Le terme sono questo, da sempre.“Il futuro del benessere è l’arte. Il portale dell’aQCua ne è un esempio, ed è in questo spirito diapertura all’arte, in cui non c’è volontà di fare riferimento solo a se stessi o al marchio, che il progetto per un’installazione è innanzitutto una presenza generosa, che offre sorpresa, che si lascia attraversare e coprire dai più diversi significati che le persone vorranno dargli».
(Andrea Quadrio Curzio, Amministratore Delegato QC Terme)
(re.newsvda.it)