Chirurgia: azoto invece del bisturi per l’intervento al seno
Per la prima volta, all'ospedale Parini, l'équipe di Chirurgia toracica e senologica diretta dal dottor Roberto Barmasse ha effettuato un intervento alla mammella con la tecnica della crioablazione
Azoto invece del bisturi per un intervento al seno.
Per la prima volta, all’ospedale Parini, l’équipe di Chirurgia toracica e senologica diretta dal dottor Roberto Barmasse ha effettuato un intervento alla mammella senza l’uso del bisturi.
La crioablazione
Si è trattato di un intervento su una giovane paziente affetta da fibroadenomatosi bilaterale della ghiandola mammaria, una patologia tumorale benigna che richiede però multipli interventi chirurgici in anestesia generale per asportare i fibroadenomi.
E’ stata usata la tecnico della crioablazione; il tessuto ‘malato’ non viene eliminato chirurgicamente ma mediante l’applicazione di un dispositivo simile a una bacchetta (criosonda), collegato a una fonte di azoto liquido che rende l’estremità estremamente fredda, -160º.
In anestesia locale, sotto guida ecografica, si inserisce la criosonda all’interno del fibroadenoma che viene poi congelato al suo interno, evitando di danneggiare i tessuti circostanti. La procedura dura pochi minuti e consente alla paziente di evitare danni estetici alla cute del seno e perdita di volume della ghiandola, rimanendo sveglia e provando localmente solo un piccolo fastidio.
Al tempo stesso, si risparmia anche il costo della degenza dal momento che la paziente viene dimessa subito dopo il trattamento.
«Per il momento, la crioablazione è volta solo alla terapia dei fibroadenomi mammari – spiega il dottor Barmasse – sono in conrso studi per applicare tale procedura anche alla patologia tumorale maligna. Ritengo che nell’ottica di una sempre minore invasività chirurgica, questa tecnica potrà diventare in futuro una valida alternativa alla chirurgia tradizionale».
(re.newsvda.it)