I tagli ai costi della politica restano priorità per M5S
Stipendio ai consiglieri regionali di 2.700 euro netti e il resto sarà restituito alla comunità
I tagli ai costi della politica con l’abolizione dei vitalizi, la diminuzione dei consiglieri regionali, lo stipendio di 2.700 euro al mese e la trasparenza nella gestione della cosa pubblica restano i cavalli di battaglia del Movimento 5 Stelle. «Il 4 marzo avete scelto di cambiare e oggi il M5S chiede a voi impegno, serietà e trasparenza, vi chiede di dire basta ai privilegi dei politici e di ridare la dignità sociale ai valdostani». Lo ha sottolineato l’onorevole Elisa Tripodi, rivolgendosi ai candidati convenuti al Tzanté de Bouva a Fénis nella serata di sabato per dare il via alla campagna elettorale per le regionali del 20 maggio.
Così Luca Lotto nel suo intervento: «Noi siamo cittadini tra i cittadini, non abbiamo scheletri negli armadi ma per decidere e contare abbiamo bisogno di avere il sostegno dei valdostani come è accaduto il 4 marzo per Elisa. Abbiamo bisogno di essere in molti a Palazzo regionale perché l’impasse c’è quando i numeri non ti permettono di governare». Ribadisce basta ai privilegi, agli assurdi guadagni e ai vitalizi. Ricorda che i consiglieri eletti percepiranno 2.700 euro netti al mese, il resto lo restituiranno alla comunità.
Il programma
Tra i punti del programma il sostegno all’imprenditoria che passa per la promozione di «cooperative team working»; in campo sanitario il M5S propone la creazione di un reddito di inclusione, il potenziamento della diagnostica e dell’assistenza e la razionalizzazione della spesa sanitaria; la riapertura della linea Aosta-Pré-Saint-Didier, la rinascita di un’industria legata al territorio.
«Mi batterò affinché non ci sia povertà in Valle d’Aosta, affinché nessuno sia lasciato indietro» ha scandito Luciano Mossa già candidato al Senato il 4 marzo. Francesco Fazari, dirigente scolastico, ha posto l’accento sul fatto che «la scuola rappresenta un ascensore sociale e noi vogliamo che la gente di elevi». Luigi Vesan, architetto e impiegato nella pubblica amministrazione, ha parlato «di biglietto unico nei trasporti» e di «referendum per le opere pubbliche che superano i 10 milioni di euro». Ha un sogno Gianni Maggioni, pasticciere, quello di «fare capire alla gente che il voto non si controlla e che finalmente si può votare chi mette al centro le persone».
I candidati
Luciano Mossa, Luigi Vesan, Maria Luisa Russo, Francesco Fazari, Andrea Dallago, Gianni Maggioni, Cristina Cosentino, Massimiliano Alì, Manuela Nasso, Luca Melloni, Giuliana Rosso, Daniele Cucinotta, Nicola Pepe, Erik Mangione, Jean Paul Dal Monte, Stefano Tornago, Osvaldo Béthaz, Massimo Pica, Giovanna Ravazzini, Corrado Rossi, Edvige Tavone, Simona Villan, Dante Desaymonet, Emanuele Marchionne, Paolo Carotenuto, Vanessa Patrizi e Dina Ballerini.
(danila chenal)