Centro profughi nell’ex Hôtel Lanterna di Saint-Pierre, l’ipotesi si ripropone
Il senatore Lanièce chiede conto dell'ipotesi al governo, intanto sono partiti a fine aprile i lavori di ristrutturazione dell'ex albergo
Rispunta l’ipotesi di un campo di accoglienza e smistamento profughi nell’ex Hôtel Lanterna di Saint-Pierre per 250 richiedenti asilo. A chiedere conto dell’hub al governo è il senatore valdostano Albert Lanièce che annuncia di aver presentato nel pomeriggio di oggi, martedì 12 giugno, «un’interrogazione urgente al Ministero dell’Interno per avere notizie certe circa l’ipotetico progetto per la trasformazione dell’ex Hotel Lanterna di Saint-Pierre in un hub per l’accoglienza e lo smistamento di 250 richiedenti asilo».
Scelta unilaterale
Scrive il vicepresidente del Gruppo per le Autonomie. «Nel 2015 l’immobile è stato inserito tra gli hub regionali nell’ambito della road map presentata dall’Italia all’Unione Europea. Il Ministero degli Interni, nonostante le ripetute segnalazioni della Regione sull’inidoneità della struttura ad accogliere persone, ha incaricato il Provveditorato alle opere Pubbliche di eseguire i lavori di ristrutturazione, che sono cominciati a fine aprile». Lanièce parla di «scelta irrituale e unilaterale, se si considera che tutto questo, compresi anche i lavori di smantellamento della copertura d’amianto, è avvenuto senza alcuna comunicazione agli Enti locali. Inoltre l’immobile è oggetto di un vecchio contenzioso tra lo Stato e la Regione che, sulla base di quanto previsto dallo Statuto Speciale, ne rivendica la proprietà, essendo stato per anni in una condizione di degrado e di totale abbandono».
Impatto negativo
«Il Comune di Saint-Pierre – prosegue Lanièce – conta poco più di tremila abitanti, è situato in una zona periferica e con collegamenti di carattere locale. La totale assenza di dialogo da parte delle Istituzioni nazionali ha già creato un clima di tensione che, con una presenza così massiccia di richiedenti asilo, praticamente uno ogni dodici abitanti, potrà soltanto acuirsi». Prosegue il senatore: «La Regione Valle d’Aosta si è sempre resa disponibile ad accogliere nel miglior modo possibile i migranti che lo Stato le ha assegnato nell’ambito degli accordi e delle normative vigenti».
Per concludere: «Per questo chiediamo al Ministero degli Interni quali siano le reali intenzione in merito a questa struttura in quanto l’ipotetica apertura di un Hub avrebbe un impatto assolutamente negativo e insostenibile in una piccola realtà come quella del Comune di Saint-Pierre e se confermato il progetto, di revocare la decisione, impedendo l’apertura del centro».
(re.newsvda.it)