Aquarius: presidio ad Aosta contro l’operato del Governo
Un presidio per esprimere la ferma contrapposizione all’operato del governo. E’ quanto organizzano per domani, giovedì 14 giugno, alle 20,30, in piazza Chanoux ad Aosta alcune associazioni valdostane quali Arci, Espace populaire, Libera, Dora Donne, Scuola di Pace e Emergency. In caso di pioggia, la manifestazione si terrà sotto i portici del municipio.
“Nemmeno di fronte all’appello dell’Onu che parla di “imperativo umanitario”, il Ministro Salvini desiste dal riproporre e rafforzare la propria scelta sciagurata di negare lo sbarco alla nave Aquarius, mentre, in queste ore, nuove emergenze si aprono per altri salvataggi effettuati nella notte al largo della Libia, nel Mediterraneo centrale – si legge in una nota -. Come ha sottolineato Msf, ritardare le operazioni di sbarco vuol dire mettere a rischio le persone più vulnerabili presenti sulle imbarcazioni”
Le associazioni puntano il dito contro il ministro dell’Interno. “Le decisioni di questo governo, schiacciato sulle posizioni di un Ministro dell’interno come Salvini, non hanno precedenti e segnano una ferita profonda nella storia del nostro Paese, che si è sempre contraddistinto per la solidarietà e ha sempre garantito il soccorso in mare. Ci auguriamo ancora una volta che non sia questo il cambiamento tanto sbandierato. Il senso dell’umanità non conosce frontiere, lo spirito di fratellanza non parla una sola lingua né si vincola a competenze convenzionali. L’umanità, soprattutto nei suoi corpi esausti, violati, straziati, non può mai diventare merce di scambio né campo di battaglia per diatribe politiche e dispute sovraniste. Il mare conosce le regole dell’accoglienza, le sue sponde devono essere approdi sicuro, luoghi d’asilo e di pace. L’aiuto e la dignità non si negano, la salvaguardia del diritto altrui è il fondamento della convivenza sociale che, sola, ci arricchisce e ci fa restare umani. Contro ogni frontiera, restiamo umani”.
Lo sdegno de L’Altra Valle d’Aosta
L’AltraVda esprime tutto il proprio sdegno e la propria preoccupazione per il “dramma delle persone, fra cui alcune donne incinte e numerosi minori, abbandonate in alto mare per il cinico calcolo dei ministri Salvini e Toninelli – si legge in una nota -. Fin dalla nascita di questo Governo di destra avevamo previsto che le politiche migratorie, peraltro già compromesse in senso discriminatorio e securitario dal precedente Governo, sarebbero diventate lo strumento più pericoloso in mano al nuovo esecutivo, piegate alle finalità propagandistiche della Lega a cui, ormai, il Movimento 5stelle pare avere consegnato la guida del Paese. Oggi lo scenario si rivela ancora peggiore dl previsto: di ora in ora diventa sempre più preoccupante il triste spettacolo dei feroci paladini della Fortezza Europa, difensori zelanti di quelle che non possiamo non definire “atrocità”. L’abitudine ad alzare la voce, a parlare per slogan, a banalizzare, a rifiutare il minimo confronto, a fare quadrato aprioristicamente attorno ai capi bastone, ci consegna l’immagine di un paese disumanizzato, succube della propaganda, in balia dei peggiori istinti. In piazza dovremo essere noi a parlare: smettiamo di rispondere con gentilezza affettata agli attacchi velenosi dei numerosi razzisti del web. Non siamo più disposti a tollerare discorsi improntati all’odio e alla discriminazione. Se qualcuno, strumentalmente, invoca il bene del Paese, noi rispondiamo abbracciando la causa del bene dell’Umanità, soprattutto di quella reietta e marginalizzata, di quella utile a incarnare l’ennesimo capro espiatorio, di quella che si giudica sacrificabile in nome di politiche violente, sopraffattorie e inaccettabili per tutte le donne e gli uomini che si riconoscono nei valori democratici e antifascisti. Vogliamo restare umani, vogliamo resistere, vogliamo fare sentire la voce di tutti coloro che non ci stanno”.
(re.newsvda.it)