Uv, passa la linea Marguerettaz: congresso rinviato a ottobre
Passa la linea Marguerettaz: L’Uv rinvia a ottobre il congresso che era stato fissato per il 30 giugno. Lo ha deciso il Conseil Fédéral, convocato in seduta straordinaria mercoledì 13 a Verrès su richiesta di una trentina di delegati, in seguito alla lettera inviate dall’assessore al Turismo, Aurelio Marguerettaz, al presidente del Leone Rampante, Ennio Pastoret, con la quale chiedeva il rinvio del congresso e l’istituzione di una commissione speciale per organizzare i lavori del congresso.
La proposta di rinvio del congresso, pare nella prima settimana di ottobre, è passata pressoché all’unanimità, avendo registrato solo 10 astenuti.
La commissione speciale per il congresso è composta da due sindaci, due consiglieri regionali, un rappresentane per ogni unité des communes nominato dalle sezioni, uno di Aosta.
Il presidente Pastoret, dimissionario, ed il Comité Fédéral resteranno in carica per l’ordinaria amministrazione fino al congresso.
Le consultazioni
A Verrès è stata sancita una pace almeno apparente tra le varie anime unioniste, con l’Uv che adesso può presentarsi alle consultazioni con una parvenza di rinnovamento. Rinnovamento, che è indispensabile per cercare di convincere le altre forze autonomiste – AC-PNV-SA, Alpe e Mouv in primis – a formare un governo a 21 con l’Uv, dove comunque il Leone rampante, nonostante abbia 7 consiglieri (6 + Baccega di Epav), non potrà pretendere né di esprimere il presidente della Regione né di avere un ruolo da capofila come è avvenuto in passato.
Nei giorni scorsi si sono incontrati a tre AC-PNV-SA, Alpe e Mouv e successivamente Uvp e Alpe per verificare la possibilità di una Réunion almeno parziale. Resistenze verso l’Uv sono state manifestate da tutti tranne l’Uvp. La settimana prossima, anche alla luce di un ago della bilancia che all’interno dell’Uv pende meno verso Augusto Rollandin, l’incontro si allargherà a quattro con l’Uvp e, se il pollice non sarà più verso nei confronti dell’Uv, allargato successivamente a cinque.
Se la contrarietà nei confronti dell’Uv resterà, il fronte autonomista a quattro (14 consiglieri), si presenterà unito al confronto con la Lega, alla quale sarebbe concessa la presidenza della Regione, con l’impegno di una verifica di maggioranza dopo alcuni mesi.
(lu.me)