Truffa e alterazione del cartellino: indagato medico aostano
Per la donna, dipendente dell'Usl che si occupava delle visite per il rilascio delle patenti, è stata richiesta l'interdizione dai pubblici uffici
Truffa e alterazione del cartellino e altri possibili reati ancora in fase di accertamento. Queste le accuse al centro dell’indagine della Procura di Aosta, riguardanti una dottoressa cinquantenne dipendente dell’Azienda Usl aostana.
In base a quanto ricostruito dal pm Luca Ceccanti, il medico, addetto alle visite per il rilascio delle patenti, sarebbe al centro di un caso di assenteismo, legato a ripetute assenze prolungate in pausa pranzo, durante la quale la donna si sarebbe puntualmente recata nella propria abitazione senza timbrare il cartellino.
Le perquisizioni
Per questi motivi, mercoledì 18 luglio, sono scattate le perquisizioni (a casa e negli ambulatori) della polizia giudiziaria di Aosta, aliquota Polizia di stato, che avrebbero portato al recupero di una grande quantità di materiale e documentazione. Il pm Luca Ceccanti ha così richiesto l’interdizione dai pubblici uffici, che dovrà essere decisa dal Gip dopo l’interrogatorio dell’indagata.
L’indagine
L’indagine della Procura era partita dalla verifica della regolarità delle visite per il rinnovo della patente (ancora in corso), ma col tempo avrebbe fatto emergere le accuse che hanno portato alla richiesta di misura cautelare. Secondo quanto ricostruito da inquirenti e investigatori, anche per mezzo di pedinamenti e dell’uso di telecamere (con operatore e nascoste) installate nell’abitazione e negli ambulatori del medico, la donna, nel periodo che va da aprile a maggio 2018, si sarebbe assentata illegittimamente dal posto di lavoro, andando a casa senza timbrare e rimanendo, quasi quotidianamente, anche cinque ore in pausa pranzo.
La donna, che lavora in ambulatori di Aosta e dintorni, a quanto appreso, sarebbe stata già condannata in passato per reati contro la pubblica amministrazione.
(al.bi.)