Casinò, alla maggioranza: è tempo di decidere le linee
Presa di posizione di Emily Rini che dice: ''una maggioranza che non sa assumersi le proprie responsabilità è una maggioranza inadeguata''
Trovati i 24 voti per affrontare in aula la discussione sul casinò – 588 dipendenti – e il suo futuro, dopo un’ora e mezza di sospensione possono iniziare i lavori del Consiglio Valle. Interventi intrisi di preoccupazione e richieste di accelerare le decisioni da parte di tutti. Il banco rischia di saltare per Alberto Bertin (Ic). Non fa giri di parole la consigliera di maggioranza Emily Rini (Gm) che scandisce: «una maggioranza che non sa assumersi le proprie responsabilità è una maggioranza inadeguata».
Marquis, primi risultati positivi
Da il via agli interventi il presidente della quarta commissione Sviluppo economico Pierluigi Marquis (Stella Alpina). Ricorda la legge regionale, il Piano di rilancio triennale, il suo monitoraggio, le tre tranche di finanziamento e il sostegno creditizio e prosegue: «Vicissitudini, anche esogene, hanno portato a una forte tensione finanziaria della casa da gioco. Il bilancio del 2017 chiude a meno 21 milioni di euro a fronte dei 48 milioni di perdite del 2016. Il bilancio, allo stato attuale chiuderà nel 2018 a verosimilmente a meno tre milioni, a dimostrazione che la cura ha fatto effetto. Si cominciano a vedere i primi risultati positivi. Per la prima volta gli introiti superano i costi». Conclude, invitando a un approccio responsabile, a un confronto sereno alla ricerca di una soluzione.
Aggravi, ancora troppi nodi
Chiede all’assessore alle Finanze Stefano Aggravi di fare chiarezza sulle linee del governo Luigi Bertschy (Uvp). Premettendo che gli uffici «stanno ancora valutando l’aggiornamento del Piano di ristrutturazione e rilancio» traccia il quadro generale. «Il Piano fornito dalla governance presenta elementi di novità. Prendere delle decisioni politiche senza elementi certi non farebbe bene all’azienda». Nodi sono i possibili aiuti di Stato (teme la Commissione europea), la ristrutturazione dei debiti, i costi di gestione e la questione degli immobili che Aggravi definisce «delicata» .
Testolin, mancanza di linee
Per Renzo Testolin, capogruppo Uv, «non neghiamo tutta una serie di controlli ma ci preoccupa la mancanza di una linea politica condivisa. Noi abbiamo sempre operato nell’ottica di dare un contributo positivo sul dossier casinò». Ricorda Testolin i 16 milioni di ritorno per le casse regionali negli ultimi anni. «Temiamo che le risposte vadano a pregiudicare i 600 posti di lavoro, quanto fatto fin qui per il salvataggio della casa da gioco» ha concluso.
Rini, maggioranza inadeguata
«Una maggioranza che non sa assumersi le proprie responsabilità è una maggioranza inadeguata. Non si può più fare melina. Bisogna avere il coraggio di uscire con una strada politica da quest’aula» scandisce Emily Rini (Gruppo misto). Così nel suo intervento: «è del tutto doveroso affrontare in quest’aula un tema così importante: il dossier sul casinò. Non bisogna banalizzare le ricadute sull’indotto e sull’intera regione oltre che sui lavoratori. Noi abbiamo il dovere di dare delle risposte all’intera comunità. Dobbiamo uscire dall’attitudine negativa che molti tra noi stanno portando avanti, cercando di dividere la comunità su questo tema che invece dovrebbe vedere una unione di intenti. Amministrare comporta anche degli oneri e delle responsabilità. Dobbiamo sapere affrontare anche i dossier più spinosi».
Viérin, una risposta oggi
«Siamo fortemente preoccupati perché su questo dossier non avete prodotto nulla. Illustrateci una linea al di là dei tecnicismi» reclama Laurent Viérin (Uvp).
(danila chenal)