Soldi in presidenza VdA, per pm Marco Viérin ha reso false dichiarazioni
Secondo quanto scritto dal sostituto procuratore Luca Ceccanti nella richiesta di archiviazione per Marquis, Viérin ha reso «dichiarazioni palesemente mendaci» sui propri rapporti con Donatello Trevisan
Nell’inchiesta sul ritrovamento di 25 mila euro nella scrivania dell’ufficio di presidenza della Regione Valle d’Aosta nel giugno del 2017 si vanno delineando le posizioni degli indagati. E’ stata archiviata l’indagine a carico sull’ex presidente della Regione Pierluigi Marquis (Stella Alpina), che era indagato per concorso in calunnia. Con Marquis erano indagati anche il suo ex segretario particolare Donatello Trevisan (per il quale resta l’ipotesi di reato di calunnia nei confronti degli ex presidenti della Regione Marquis e Rollandin) e l’ex presidnete del Consiglio regionale, e compagno di partito di Marquis, Marco Viérin.
Pm, dichiarazioni mendaci
Secondo quanto scritto dal sostituto procuratore Luca Ceccanti nella richiesta di archiviazione per Marquis, Viérin ha reso «dichiarazioni palesemente mendaci» sui propri rapporti con Donatello Trevisan.
Secondo il magistrato, Viérin e Trevisan hanno un rapporto di «carattere confidenziale». Marco Viérin – «il referente politico principale di Marquis», scrive il pm – è stato sentito il 29 agosto 2017 dal magistrato, a cui ha dichiarato di «non essere mai andato a cena con l’ex segretario particolare e di averlo sentito poche volte per telefono, 5/6, massimo 10, nel corso degli ultimi due/tre anni, sempre per normali questioni di lavoro». Ma soltanto il giorno prima in realtà tra i due c’era stata una breve telefonata -intercettata sull’utenza di Marco Viérin – in cui si sono limitati a darsi appuntamento a pochi minuti dopo.
Viérin, non ricordo
«Non mi ricordo ma mi sembra di no», ha risposto Marco Viérin al pm che gli chiedeva se il 22 giugno 2017, giorno del ritrovamento del denaro, avesse parlato di persona o al telefono con Trevisan.
Circostanza smentita dagli inquirenti: i tabulati riportano due chiamate di circa due minuti ciascuna. La prima alle 9.40 è partita da Trevisan «nel periodo temporale ‘caldo’, durante le operazioni di smontaggio della scrivania». La seconda, alle 16.45, da Marco Viérin: circostanza «anomala» perché «lo stesso Viérin, avanti al pm, dichiara di essere stato avvertito del prossimo arrivo di Marquis e del suo segretario dallo stesso Marquis presso la sua abitazione, solo dopo cena».
Perquisizioni
Le perquisizioni a carico di Marquis, Trevisan e dell’ex presidente del Consiglio Valle Marco Viérin erano state eseguite nella mattinata del 10 ottobre 2017. Contestualmente avevano ricevuto l’avviso di garanzia (l’ipotesi di reato era il concorso in calunnia). Poche ore dopo, in serata, Marquis aveva rassegnato le sue dimissioni da presidente della Regione, alla vigilia della discussione in Consiglio di una mozione di sfiducia. «Nonostante – scrive il sostituto procuratore – l’ex presidente di Giunta sia stato quindi portato a conoscenza di una grave accusa, peraltro subendo un atto di indagine invasivo, non ha mostrato, nel periodo successivo, alcuna animosità e ostilità nei confronti del suo segretario particolare, addirittura evitando accuratamente di riferire tale circostanza, peraltro rimasta segreta, a persone a lui strettamente legate da vincoli amicali e di appartenenza politica».
(re.newsvda.it)