Consiglio Valle: ritirata la mozione contro l’assessore Aggravi
La maggioranza in itinere non trova la quadra e Uv e Uvp ritirano la mozione per non andare dritto contro il muro
Cercano la quadra per varare la nuova maggioranza autonomista-centrista per oltre un’ora, bloccando i lavori del Consiglio Valle, ma non riescono ad accordarsi sulle poltrone. La seduta riprende dopo oltre un’ora e il capogruppo dell’Union valdôtaine Renzo Testolin annuncia di voler ritirare tutte le iniziative iscritte all’ordine del giorno del Consiglio compresa la mozione di sfiducia nei confronti dell’assessore alle Finanze Stefano Aggravi. All’Uv si accoda l’Union valdôtaine progressiste. Arrischiato discutere la sfiducia a votazione nominale. I voti – in mancanza di un accordo per un nuovo esecutivo – potevano fermarsi a dieci (Uv+Uvp) con una figura non proprio brillante. Contrari al ritiro il M5S e Impegno Civico. Cassati i punti all’ordine del giorno iscritti da Union valdôtaine e Union valdôtaine progressiste, i lavori del Consiglio Valle riprendono.
Uv
Così Testolin: «Abbiamo avuto la possibilità di leggere dichiarazioni sulla situazione politica che si è venuta a creare con il presidente Nicoletta Spelgatti che ha detto che i numeri non ci sono più. Ne prendiamo atto. Per quanto concerne i gruppi di opposizione, o parte di questi, non ci troviamo nella situazione di continuare in questo clima. Ritireremo tutte le nostre iniziative ivi compresa la mozione di sfiducia.
Uvp
Per Laurent Viérin (UvP) «bisogna cercare di evitare una situazione paradossale che alcuni colleghi hanno tentato di denunciare. Noi abbiamo il dovere di trovare una soluzione. Non si può continuare nell’incertezza. Ci sono settori in attesa di risposte. Ritiriamo gli atti».
Mouv’
Così Roberto Cognetta (Mouv’): «Governare presuppone responsabilità. Nella nostra maggioranza non tutti l’hanno dimostrata. Bisogna risolvere i problemi ma in modo giusto e non perpetrare gli errori del passato. E’ giunto il momento di parlarsi guardandosi negli occhi per risolvere sul serio i problemi. Invito il governo a fare una profonda riflessione su chi c’è e chi non c’è. Non si gioca a rimpiattino perché la Valle d’Aosta non se lo può permettere».
M5S
Luigi Vesan (M5S): «Siamo preoccupati dall’atteggiamento assunto da questa aula. Non siamo l’esecutivo della regione. I punti all’ordine del giorno sono già stati rimandati una volta. Il vero motivo del contendere è chi siede nei banchi di maggioranza. A noi poco importa. Le mozioni impegnano alla discussione tutti i 35 consiglieri. Siamo stati eletti per lavorare. Altrimenti torniamo a elezioni».
Emily Rini
Così Emily Rini: «Credo che la situazione sia talmente evidente, sottoscrivo l’immobilismo che ho denunciato. La politica non vuole essere la mancanza di rispetto. Svolgere un dibattito che è fine a se stesso non ha nessun senso. Credo sia meglio chiudere i lavori ma aprire un serio confronto tra chi vuole risolvere dossier importanti».
Lega
Per il presidente Nicoletta Spelgatti: «bisogna comunque dare un cambio di marcia, ora subito senza ipocrisie perché solo così si può mettere in atto il cambiamento. Questa maggioranza paralizzata dalle divisioni non ha avuto la possibilità di lavorare per il bene dei valdostani e la costituzione di una nuova maggioranza non è andata a buon fine. La soluzione: o si va alle urne o si cambia marcia. Bisogna utilizzare senso di responsabilità per guardare avanti. La legge dei numeri è della vecchia politica. O si guarda alle cose concrete in 35, uscendo dalle dinamiche dei gruppi, dagli intrighi di Palazzo, o si torna alle urne. La legge elettorale è sbagliata perché permette lo stallo e questo fa male alla Valle d’Aosta. Non mi interessa il passato politico di chi siede in questa aula ma capire se ci sono i presupposti per lavorare per il bene dei valdostani».
Alpe
Fa autocritica il capogruppo di Alpe Albert Chatrian: «abbiamo responsabilità pesanti. In questi tre mesi non abbiamo fatto né una buona politica né una buona amministrazione. E’ sotto gli occhi di tutti. Nessuna coalizione ha vinto le elezioni. Questa maggioranza non ha neppure preso in carico molti dossier, temi e criticità. Non si è confrontata. Se non ci sono le condizioni si vada a elezioni subito oppure si verifichi se ci sono le condizioni politiche per evitare lo stallo».
Stella Alpina-PnV
Tempo di autocritica ad alta voce anche per il capogruppo di Stella Alpina Pierluigi Marquis. «Ci siamo messi di buona volontà per dare un governo alla Valle d’Aosta. Ci abbiamo messo tutto il nostro impegno. Non è il momento di dare delle colpe ma bisogna prendere atto che non siamo riusciti a tracciare delle direzioni ma in parallelo c’è anche un problema amministrativo. Tanti dossier non sono arrivati sul tavolo della maggioranza. Serve una grande responsabilità da parte di tutte le forze politiche, ci vuole cultura del governo per dare risposte ai valdostani. Occorre un atteggiamento nuovo per potere incidere. Non è più tempo di pastrocchi e improvvisazioni altrimenti la Valle d’Aosta andrebbe verso il disastro».
Ic
Per Alberto Bertin capogruppo di Impegno civico «ci troviamo in una situazione assurda. A pochi mesi ci risiamo, ci ritroviamo in situazione di instabilità che ormai è cronica. Le regole possono favorire ma non obbligare. La gente è stufa di come ci stiamo comportando».
(danila chenal)