Fiera di Rimini, polemica per lo stand sguarnito del GH Billia e Parc Hôtel
Al j'accuse del presidente Ivat Bonomi sullo stand «vergognoso», la direzione del complesso alberghiero replica: «è un meeting point con appuntamenti fissi e non uno stand emozionale. Bastano un computer e la capacità del nostro addetto».
Scoppia la polemica alla 55ª edizione della TTG Travel Experience di Rimini, la fiera italiana di riferimento per la promozione del turismo nel bel Paese e per commercializzare l’offerta turistica italiana nel mondo.
Così come si legge sul sito della kermesse, TTG Travel Experience «è l’unica fiera in Italia totalmente b2b che permette alle imprese pubbliche e private del settore di incontrare le più qualificate aziende che intermediano i prodotti turistici nazionali e internazionali. La Fiera di Rimini è il più grande marketplace al mondo dell’offerta e della creatività italiana per i mercati internazionali».
Lo stand ‘vuoto’ del GH Billia e Parc Hôtel
Lo stand del Grand Hôtel Billia & Parc Hôtel è spoglio e non presidiato; il presidente del cdA de L’Artisanà (ex Ivat) Ermanno Bonomi esprime il suo disappunto attraverso la sua pagina Facebook, postando la significativa foto di uno stand spoglio, con qualche piccola locandina appesa, una scrivania e quattro sedie vuote.
In qualche ora si scatenano un centinaio di condivisioni e commenti tra l’irriverente e l’indignato.
Tra i commenti, quello del referente per Aosta di Confcommercio Giuseppe Sagaria, presente alla Fiera di Rimini con la delegazione di Confcommercio VdA che al commento di Bonomi «ecco come si presenta un noto hôtel di Saint-Vincent… vergognatevi!» risponde con «purtroppo confermiamo, siamo presenti, è umiliante vedere questo scempio».
Non è tenero neppure l’ex presidente di Finaosta, esperto economista e docente Massimo Lévèque che tuona: «in un posto normale si individua il responsabile e gli si fa cambiare lavoro».
Significativo anche il commento dell’architetto e foodblogger Maria Pisacane Luboz: «Vergognoso per la nostra Valle d’Aosta.. Purtroppo siamo rappresentati malissimo anche in altri ambiti. Per lavoro sono stata cinque giorni presente a Torino Lingotto per il Salone del Gusto e Terra Madre e devo dire che lo stand della Fontina era deplorevole. Medesima cosa per chi ci rappresentava alla fiera Cibus a Parma.. Eh sì anche lì mi sono vergognata davanti a migliaia di persone presenti in quelle occasioni».
La replica del GH Billia e Parc Hôtel
La replica della direzione Sulla pagina del Grand Hôtel Billia e già sollecitata da Gazzetta Matin al direttore Severino Dellea, arriva la piccata replica a Ermanno Bonomi: «Lo scopo della presenza del Grand Hotel Billia e del Parc Hôtel Billia a TTG non era quello di presentare uno stand fantasmagorico con relative attrazioni in modo da suscitare l’interesse dei partecipanti alla fiera, altrimenti avremmo dovuto affittare un altro spazio. Lo scopo era ed è stato quello di affittare un desk in un’area ben precisa della fiera dove si tengono solo gli appuntamenti che sono stati antecedentemente concordati in maniera numerosa al fine di generare business utile e salutare per l’Azienda. Di fatto il desk affittato, come si evince dalle foto, non è presidiato poiché trattasi di un meeting point dove il nostro addetto commerciale è presente solo in funzione dell’appuntamento già concordato. I risultati al momento sono ottimi. Ricordiamo che non trattandosi di uno stand emozionale ma semplicemente di un meeting point le presentazioni del nostro prodotto, per questo tipo di business, avvengono attraverso la via informatica e web, quindi gli unici strumenti utili al raggiungimento dell’obiettivo sono un computer e la capacità professionale del nostro addetto di saper vendere il nostro prodotto».
Nella foto postata da Ermanno Bonomi, la ‘solitudine’ dello stand del Grand Hôtel Billia e Parc Hôtel.
(cinzia timpano)