Processo Casinò: «Consiglieri sapevano cosa facevano»
Tre ore di arringa per Corrado Bellora, difensore del componente del collegio sindacale Fabrizio Brunello, nell'ambito della terza udienza preliminare del processo per truffa e falso in bilancio
«Io difendo un cliente che faceva parte del collegio sindacale e che doveva controllare la regolarità dei conti del Casinò, che erano peraltro assolutamente regolari. Non deve essere chiamato a rispondere dei problemi di opportunità o meno dei finanziamenti erogati». Questo il commento a caldo di Corrado Bellora, l’avvocato che difende Fabrizio Brunello, componente del collegio sindacale della Casinò de la Vallée spa al termine della terza udienza preliminare del processo per truffa e falso in bilancio, sui fondi erogati dalla Regione alla Casa da gioco.
«Consiglieri sapevano benissimo»
Tanti gli argomenti toccati da Corrado Bellora nel corso delle tre ore di arringa, arrivata dopo gli interventi di Carlo Federico Grosso (uno dei difensori di Augusto Rollandin) e di Salvatore Catalano (difensore della Casa da gioco termale, considerata dalla procura «ente responsabile»): «Ho cercato di spiegare che questa non è la sede adatta per discutere se fosse o meno giusto dare i soldi al Casinò, se fosse o meno morale – sottolinea il legale del foro di Aosta -. È un giudizio assolutamente legittimo, che credo molti valdostani abbiano dato, ma i consiglieri regionali risponderanno di questa cosa di fronte alla Corte dei Conti, agli elettori, ma non in sede penale. Il processo si basa sul fatto che i consiglieri regionali siano stati truffati e indotti in errore; in realtà, sapevano benissimo cosa stavano facendo e perché stavano erogando i fondi, che poi abbiano fatto bene o male è tutto un altro discorso».
«Soldi buttati? Non dai sindaci»
Corrado Bellora analizza poi nel dettaglio la situazione del suo cliente, Fabrizio Brunello (cinque anni di reclusione la richiesta della procura): «Stiamo parlando del comportamento di un commercialista che effettua controlli formali sui conti – spiega ancora il legale -. Vogliamo dire che sono stati buttati dei soldi? Bene, ma se così fosse non l’hanno fatto certamente né Brunello né gli altri componenti del collegio sindacale. In aula ho dimostrato come, sulla base dei principi contabili e delle normative vigenti in materia, il comportamento del mio assistito è stato assolutamente corretto».
Il calendario delle udienze
La quarta “puntata” dell’udienza preliminare è fissata ora per mercoledì 24 ottobre, quando si svolgeranno le arringhe difensive degli avvocati Maria Rita Bagalà (difensore dei componenti del collegio sindacale Jean Paul Zanini e Laura Filetti), Saverio Rodi (legale di dell’ex amministratore unico Lorenzo Sommo) e Gianni Maria Saracco (difensore dell’ex assessore regionale Mauro Baccega).
L’ulteriore appuntamento è per giovedì 8 novembre, quando ci saranno le repliche del pm Eugenia Menichetti, le eventuali controrepliche degli avvocati difensori e la possibile sentenza, che potrebbe però slittare ulteriormente.
(al.bi.)