Mattarella ad Aosta ai giovani amministratori: «siete portatori di passione e competenza»
Il Capo dello Stato è intervenuto alla decima edizione della Scuola per la democrazia organizzata dal Consiglio Valle e dall'Associazione Italiadecide
Il presidente della Repubblica Sergio Mattarella intervenuto, ad Aosta, alla Scuola per la democrazia, il corso di alta formazione politica, rivolgendosi alla platea di una cinquantina di giovani amministratori ha detto: «siete portatori di passione, che nasce e si basa sul senso del bene comune, e di competenza che può garantire agli enti locaci efficacia e efficienza amministrativa, rifuggendo le scorciatoie».
La democrazia non è statica
Ha proseguito: «governare è un problema comune a tutti voi anche se declinato in maniera diversa. E’ un compito non semplice far comprendere che gli elementi che uniscono sono maggiori rispetto a quelli che dividono. I problemi vanno affrontati insieme». Della democrazia ha detto: «si alimenta di una partecipazione costante non episodica. La democrazia è sempre da reinventare. Non è statica perché ogni cosa cambia attorno e dentro di noi. La democrazia va aggiornata. Per questo servono riforme e buoni comportamenti dentro le istituzioni».
Non è mancato un accenno all’autonomia «la cui difesa va sempre sottolineata». Per Mattarella «bando all’uniformità» e alla concretezza delle genti di montagna.
Fosson, nel pluralismo si trova l’unità
«E’ nella valorizzazione delle diversità e del pluralismo che si ritrova l’unità». Lo ha detto il presidente del Consiglio regionale della Valle d’Aosta, Antonio Fosson, durante la decima edizione della Scuola per la democrazia, corso di alta formazione politica rivolto a giovani amministratori locali, al quale partecipa il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella.
«Oggi signor presidente – ha aggiunto Fosson -, facciamo appello a Lei, alla sua sensibilità e alla sua autorevolezza di uomo profondamente votato alle istituzioni e alla democrazia, affinché l’Italia possa ritrovare un percorso di crescita nel rispetto del ruolo di ognuno, ad ogni livello di rappresentanza istituzionale e territoriale». In questo senso, ha spiegato il presidente del Consiglio Valle, «la Valle d’Aosta, terra di montagna e di cultura che si sente parte di questa unità nella sua diversità, è pronta raccogliere la sfida».
Spelgatti, timore per la tecnocrazia
«Il problema che affrontiamo, che affrontano i sinceri europeisti, come lo sono i valdostani, è allora prima di tutto il rischio che un percorso inverso, che parta dalla centralizzazione e dall’eccesso di tecnocrazia, anziché dalla composizione delle differenze dei territori in una logica partecipativa e solidaristica, possa arrestarne lo sviluppo o addirittura provocarne la crisi. Un rischio che spero sapremo evitare». Lo ha sottolineato, in riferimento alla “Unione Europea”, il presidente della Regione Valle d’Aosta, Nicoletta Spelgatti (Lega).
Centoz, carta costituzionale pietra angolare
«La Carta costituzionale – il cui 70°anniversario, unitamente a quello del nostro Statuto d’Autonomia, abbiamo celebrato qui in Valle d’Aosta a inizio anno – deve sempre costituire la pietra angolare a partire dalla quale ogni giovane che si avvicini alla Cosa pubblica, con il giusto proposito di provare a guidarla per contribuire alla crescita della sua comunità, deve sviluppare la propria azione politica,ma deve essere anche il necessario recinto che delimiti e contemperi i diversi poteri della costruzione repubblicana germinata dalla Liberazione e maturata in seno alla Costituente».
(danila chenal)