Sciacalli e puttane a chi? La rivolta dei giornalisti contro gli insulti di Di Maio e Di Battista
«Sciacalli e puttane», così avevano bollato i giornalisti Luigi Di Maio e Alessandro Di Battista alla pronuncia di assoluzione “perché il fatto non costituisce reato” del sindaco di Roma, Virginia Raggi. E la risposta degli stessi giornalisti non si è fatta attendere, tanto da organizzare per oggi, martedì 13 novembre, una giornata di mobilitazione.
La presa di posizione del Consiglio dell’Ordine dei giornalisti della Valle d’Asta
«Assistiamo, ormai quotidianamente, ad attacchi ciechi e volgari ai giornalisti e al giornalismo – commenta il Consiglio dell’Ordine dei Giornalisti della Valle d’Aosta -. Riteniamo inaccettabili le offese alla categoria, fatta di professionisti seri e capaci e non possiamo tollerare ancora gli insulti e le minacce alla Libertà di pensiero e di espressione. Pertanto, condividiamo con la FNSI l’iniziativa di mobilitazione – #giùlemanidall’informazione – auspichiamo una presa di coscienza responsabile da parte dei cittadini così come hanno fatto diversi Enti e Associazioni (tra cui il Consiglio nazionale dell’Ordine dei giornalisti e gli Ordini regionali dei giornalisti; Usigrai; Anpi; Arci; Articolo21; Associazione Amici di Roberto Morrione; Associazione Carta di Roma; Gaynet Italia; Giornale Radio Sociale; Associazione Giulia Giornaliste; Gruppo Abele; Libera; Libera Informazione; Associazione NoiAntimafia di Ostia; Progressi; Radio Articolo Uno; Rete NoBavaglio; Riforma.it; Ucsi; Ungp; rappresentanti delle istituzioni locali) che hanno a cuore il Principio fondamentale sancito dall’art. 21 della nostra Costituzione e sollecitiamo un’adeguata presa di posizione di tutte le parti politiche».
(re.newsvda.it)