M5S, ”Consiglio Valle in forma ridotta, a pagare sono i valdostani”
Puntano il dito contro l'ennesimo rinvio della nomina della Commissione paritetica Stato-Regione
Per il M5S se il Consiglio Valle va in forma ridotta a pagare sono i valdostani. I consiglieri regionali del Movimento 5 Stelle stigmatizzano la decisione presa nella Conferenza dei capigruppo che ha optato per un Consiglio Valle in forma ridotta. Domani, saranno discussi solo 8 dei 55 punti previsti all’ordine del giorno.
Spiega il Capogruppo del M5S, Luciano Mossa. «Tutte le iniziative presentate dai gruppi consiliari sono state rimandate a future adunanze, con il benestare di tutti i capigruppo ad esclusione del Movimento 5 Stelle e del Mouv’. Noi avremmo voluto discutere tutti i punti previsti all’ordine del giorno».
Niente nomina dei membri della paritetica
Rincarano. «Per l’ennesima volta si rimanda la nomina della Commissione paritetica Stato-Regione, importantissima nella definizione delle norme di attuazione del nostro Statuto. «La legge elettorale non verrà discussa dal Consiglio Valle. Eppure durante l’ultima riunione di Commissione, la legge è stata votata, con larga maggioranza. L’obiettivo era che venisse trattata nella seduta consiliare di domani, in considerazione dell’urgenza. L’Union Valdôtaine non è ancora riuscita a confrontarsi con la propria base, nonostante le proposte risalgano al mese di luglio. E’ questa la motivazione. Alla faccia della rappresentanza territoriale».
Schiaffo ai valdostani
Aggiunge Mossa. «Sono mesi che il nostro Movimento sollecita le altre forze politiche sul lavoro in aula mentre, di adunanza in adunanza, i cittadini valdostani devono assistere al triste spettacolo di discussioni sospese, votazioni rinviate, scelte non fatte. I cittadini valdostani pagano lautamente questi signori, sarebbe ora che si decidessero a lavorare».
«Le poltrone, per cui tutti stanno trattando, sono delle postazioni di lavoro. Non sono comodi divani su cui adagiarsi, ben remunerati, per i prossimi 5 anni».
(re.newsvda.it)