Contrasto alla ludopatia, stop a aperture sale gioco nel raggio di 500 metri da luoghi sensibili
Contrasto alla ludopatia, stop a nuove aperture di sale da gioco in un raggio di 500 metri da luoghi sensibili. Lo ha deciso all’unanimità questo pomeriggio, lunedì 10 dicembre, il Consiglio regionale della Valle d’Aosta.
La misura, volta a contrastare il gioco d’azzardo e arginare la ludopatia, è stata proposta da Lega Vallée d’Aoste, Movimento 5 Stelle, Mouv’, Impegno Civico, ALPE e sottoscritta dalla consigliera Rini (GM), e va a modificare i termini per l’applicazione delle misure di prevenzione e di contrasto alla dipendenza dal gioco d’azzardo. Il disegno di legge
«La proposta di legge – ha esordito il consigliere Andrea Manfrin, relatore del provvedimento – si incardina in un percorso legislativo che, in tutta Italia, ha visto le Regioni schierarsi a fianco di chi combatte la dilagante piaga della ludopatia, dai malati di Gap alle associazioni. Un fenomeno, quello del gioco d’azzardo, che può essere considerato a tutti gli effetti una vera e propria piaga sociale e da cui la nostra regione non è immune».
Cosa cambia
La proposta di legge va a modificare le disposizioni transitorie della legge 14 del 2015. Vengono anticipati i termini entro cui, nel territorio regionale, sarà vietata l’apertura di sale da gioco in un raggio di 500 metri da istituti scolastici e strutture culturali e sociali. I termini saranno anticipati rispettivamente, al 1° giugno 2019 e al 1° gennaio 2019. Sarà introdotto anche un nuovo metodo di misurazione delle distanze, non più per mezzo del percorso pedonale più breve, ma tramite il raggio dai luoghi sensibili, più facilmente misurabile.
Il dibattito in aula
Nel corso del dibattito in aula la consigliera Patrizia Morelli ha voluto sottolineare che «ALPE aveva già sostenuto convintamente la legge 14/2015, che aveva posto la nostra Regione all’avanguardia rispetto ad altre realtà. Questa legge ci farà ulteriori passi in avanti e ci porterà nella condizione di contrastare definitivamente un fenomeno che colpisce il 5% della popolazione valdostana».
Un sì convinto anche dal vice presidente del Consiglio regionale, Augusto Rollandin. «Il fenomeno è molto grave ed è per questo che, insieme a Uvp, abbiamo depositato una proposta di legge per vietare l’apertura di nuovi spazi di gioco sul territorio valdostano. Una proposta accolta con favore dai comuni perché il fenomeno sta assumendo dimensioni preoccupanti».
(simona campo)