Film: il dramma delle foibe proiettato ad Aosta
Red Land (Rosso Istria) sullo schermo giovedì 13 dicembre al cinema Théâtre de La Ville, con un doppio spettacolo alle 18 e alle 20,30
Film, il dramma delle Foibe sarà sullo schermo ad Aosta. “Red Land (Rosso Istria)” sarà proiettato giovedì 13 dicembre al cinema Théâtre de La Ville, con un doppio spettacolo alle 18 e alle 20,30. Il film di Maximiliano Hernando Bruno tenta di spezzare il silenzio sul dramma delle foibe, che portò alla morte di circa 7000 italiani.
La trama
Ambientato in Istria dopo l’8 settembre, Red Land vuole raccontare, attraverso la storia di Norma Cosetto che fu infoibata all’età di 23 anni, il senso di smarrimento dell’esercito italiano all’indomani dell’armistizio. Il film narra anche il dramma delle popolazioni civili Istriane, Fiumane, Giuliane e Dalmate, che si trovarono ad affrontare un nuovo nemico: i partigiani di Tito che avanzavano in quelle terre, spinti da una furia anti-italiana che si trasformò in una vera e propria pulizia etnica.
Un film per arrivare alla verità
A promuovere la proiezione del film in Valle è stata Casapound Italia. Nei giorni scorsi, ha invitato i suoi militanti ad inviare una mail ai principali cinema locali chiedendo di metterlo in programmazione. «È un film che, soprattutto al di fuori della nostra regione, è stato molto osteggiato – spiega il consigliere comunale Lorenzo Aiello -. Ci sono intellettuali di sinistra che ancora si ostinano a negare l’esistenza delle foibe o a minimizzarne la portata. Un sentimento questo che è per noi anti italiano. La proiezione del film è solo uno dei tanti passi per arrivare finalmente alla verità».
Di occasione storica ha parlato anche il consigliere regionale Andrea Manfrin che, attraverso la sua pagina Facebook, ha invitato i cittadini ad andare a vedere la pellicola. «Il film permette di far luce sull’eccidio di 10.000 persone e sulle stragi avvenute in Istria, Fiume e Dalmazia, ad opera dei partigiani comunisti Titini. Persone uccise per il solo motivo di essere italiani. Un tema che è stato taciuto da certa politica, per motivazioni squisitamente ideologiche, ma che deve essere raccontato per fare in modo che non accada mai più».
Pareri contrastanti
Di tutt’altro parere la consigliera regionale Daria Pulz. Sul suo profilo Facebook ha invitato ad andare a vedere la pellicola. Sentenzia. «Se volete uscire più confusi, disorientati e ignoranti che mai. Un film costruito con metodo goebbelsiano che punta molto sull’emotività dello spettatore. Non si preoccupa affatto della ricerca storica che da anni vede coinvolte la Slovenia e la Croazia, in un’ottica comparatistica che l’Italia non ha purtroppo mai voluto fare propria divulgandone i risultati. È infatti molto più facile imporre la retorica semplicistica ma errata del buon italiano aggredito dai cattivi comunisti».
(Nell’immagine la locandina del film)
(simona campo)