Carabinieri Saint-Vincent Châtillon: furti in calo, ma gli ubriachi al volante sono un problema
Il capitano della Compagnia castiglion-termale, Carmelo Stefano Mossucca, traccia il bilancio dell'attività 2018; aumento le denunce, ma diminuiscono i maltrattamenti e gli atti persecutori
Furti in calo, il grande lavoro svolto per l’operazione Do ut Des e il sempre annoso problema degli automobilisti ubriachi al volante.
Questo il bilancio del 2018 della Compagnia dei carabinieri di Saint-Vincent e Châtillon stilato mercoledì mattina dal comandante Carmelo Stefano Mossucca, che ha fatto il punto della situazione relativamente alle sette stazioni (Nus, Breuil Cervinia, Châtillon, Brusson, Verrès, Donnas, Gressoney-Saint-Jean) che afferiscono alla Compagnia, operante su tutta la media e bassa Valle, da Quart a Pont-Saint-Martin (38 comuni).
L’attività
I dati snocciolati dal capitano Mossucca, parlano di un totale di 400 persone denunciate all’autorità giudiziaria, con 24 arresti, frutto di un controllo fatto di 7000 servizi preventivi, con 16 mila persone identificate, 10 mila veicoli controllati e un aumento di circa il 20% rispetto al 2017.
Più denunce, ma reati predatori in calo
Il frutto di questa attività presenta un saldo positivo per quanto riguarda la denuncia di reati (1266 contro i 1128 dell’anno precedente), a fronte però di un calo dei reati predatori.
I furti in abitazione, infatti, sono stati 148, contro i 178 dell’anno precedente «con un calo del 15%» sottolinea Carmelo Stefano Mossucca, confermando anche il dato sul totale dei furti, assestati a quota 510.
Il tutto ha portato alla denuncia di 42 persone in stato libertà, con 4 arresti.
Un calo ricorda sempre il capitano della Compagnia di Saint-Vincent e Châtillon, si registra anche «per altri reati spiacevoli, come le truffe ai danni di anziani e soggetti deboli – continua Mossucca -. La maggior parte dei raggiri, comunque, si riferiscono ad acquisti online e utilizzo fraudolento di carte di credito».
Controlli nei luoghi di aggregazione giovanile
Una sorta di task force i carabinieri l’hanno realizzata per quanto riguarda i luoghi di aggregazione giovanile per «combattere il consumo e lo spaccio di sostanze stupefacenti» spiega ancora il comandante.
Questi controlli hanno portato a cinque denunce per spaccio e alla segnalazione di 40 assuntori di sostanze, tra cui 4 minorenni.
Incidenti stradali
Un grande impegno è stato rivolto nella gestione degli incidenti stradali, 90 in tutto il 2018, molti dei quali con feriti e «tre risultati mortali».
Ancora una volta, come già avvenuto in passato, i carabinieri confermano una cattiva tendenza, visto che la maggior parte degli incidenti sono legati alla presenza di guidatori in stato di ebbrezza, con 15 denunce in tal senso.
In merito al controllo del rispetto del codice della strada, poi, le pattuglie dei carabinieri hanno elevato 450 contravvenzioni, con il ritiro di 28 patenti e la confisca di 12 veicoli.
Incontri con la popolazione
Intensa anche l’attività di prevenzione e di prossimità ai cittadini, che ha visto gli uomini del comandante Carmelo Stefano Mossucca, impegnati in numerosi incontri con la popolazione, utilizzati «per divulgare notizie e suggerimenti, soprattutto in materia di reati predatori e truffe – spiega ancora Mossucca -. In tal senso, ricordiamo che è sempre bene chiamare il 112 quando qualcuno si presenta alla nostra porta chiedendo denaro o chiedendo di visionare valori».
Sulla stessa linea le attività nelle scuole, incentrate in particolar modo sul favorire una cultura della legalità e sulla lotta a bullismo e dipendenze.
Do ut des
Un «gravoso impegno», condito da «un’articolata attività di indagine», ha visto i militari castiglion-termali impegnati nell’inchiesta Do ut Des, relativa al giro di appalti “truccati”, che ha come epicentro la Valtournenche e per i quali sono state disposte «otto misure cautelari» e sette persone sono state «denunciate in stato di libertà» per i reati di concussione, corruzione e turbata libertà del procedimento di scelta del contraente.
Altri reati
Pungolato dai giornalisti, il comandante Mossucca ha poi parlato del fenomeno delle auto non assicurate, che non risulta «essere così diffuso». Questo è dovuto al fatto che il turismo «è di livello medio-alto».
Qualche caso, invece, si riscontra tra la popolazione residente: «Sono episodi che noi sanzioniamo – sottolinea Mossucca -, ma soprattutto consigliamo di evitare, visti i rischi che si corrono in caso di mancata copertura».
Dal punto di vista della videosorveglianza «siamo ben forniti e parecchi risultati sono stati ottenuti proprio grazie agli impianti – continua il comandante -. Rimane un’opportunità e un valore aggiunto, anche se a volte è un problema mantenere l’efficienza dei sistemi».
Meno maltrattamenti in famiglia
Buone notizie, infine, arrivano dai maltrattamenti in famiglia e dagli atti persecutori: «Il 2018 è stato un anno più sereno da questo punto di vista, gli interventi si sono ridotti di molto; evidentemente è il risultato anche delle misure adottate negli anni passati, vista la particolare attenzione riposta da carabinieri e procura – rivela Mossucca -. Invitiamo come sempre a denunciare e, in tal senso, gli incontri con la popolazione possono aiutare».
Il bilancio: situazione non allarmante
Insomma, tirando le fila del discorso, il comandante Carmelo Stefano Mossucca parla di una situazione «non allarmante, anche se manteniamo alta l’attenzione verso i reati predatori e in particolare i furti in abitazione – conclude -. A questo proposito rimarchiamo l’utilità delle segnalazioni dei cittadini, che spesso ci hanno evidenziato la presenza di vetture e persone sospette, aumentando l’efficacia del nostro controllo sul territorio».
(alessandro bianchet)