Fondi per il sostegno abitativo, false dichiarazioni meno dell’1%
La Guardia di finanza ha effettuato controlli a consultivo relativamente agli anni 2011, 2012, 2013 e 2014; ha esaminato un totale di 10.833 domande
Fondi per l’affitto, false dichiarazioni meno dell’1%. Prendono spunto dalla notizia di cronaca «Reddito da un milione di euro ma prende il Bon de chauffage» Lega Valle d’Aosta e Mouv’ per chiedere conto «dei dettagli degli eventuali controlli condotti dall’Amministrazione regionale sulle domande presentate relativamente ai vari sostegni alla povertà».
A rispondere in aula consiliare l’assessore alle opere pubbliche Stefano Borrello.
«Per tutti gli interventi di sostegno alle politiche abitative, la struttura regionale analizza preliminarmente tutte le pratiche. Effettua i controlli di competenza sulle dichiarazioni rese dagli utenti. In merito alle notizie di stampa, la Guardia di finanza ha effettuato controlli a consultivo relativamente agli anni 2011, 2012, 2013 e 2014. Ha esaminato un totale di 10.833 domande. Sono emerse false dichiarazioni in 89 pratiche (meno dell’1%), di cui 11 hanno comportato il recupero di tutto il contributo, 67 solo una parte. Altre 11 hanno evidenziato errori che però non incidono sull’ammissibilità del contributo. Le 46 pratiche che hanno fatto emergere irregolarità sono state controllate nel 2018 all’interno delle 89 pratiche riferite al 2013».
I dati del Bon de chauffage
Per quanto attiene ai dati relativi al Bon de chauffage ha puntualizzato. «Fino al 2016 si è proceduto a un controllo a campione, così come stabilito da deliberazioni della Giunta regionale. A partire dal 2017 si svolge un controllo a tappeto su tutte le pratiche presentate. Nel periodo 2013-2016, su 93.000 pratiche ne sono state controllate circa 8.000 (8.5%), di cui 336 (0.36%) sono state revocate. Dal 2017 non sono stati erogati preliminarmente i contributi. La Guardia di finanza per il periodo 2013-2016 ha svolto ulteriori controlli e ha trasmesso il verbale di contestazione di un solo soggetto».
«Nel corso di questi anni l’Amministrazione regionale ha effettuato un percorso per cercare di individuare i “furbetti” che producono false dichiarazioni – ha concluso l’Assessore Borrello -. Concordiamo sull’esigenza di modificare i controlli sulle misure a contrasto della povertà e a sostegno dei cittadini meno abbienti. Importante resta la collaborazione tra l’Amministrazione regionale e la Guardia di finanza, in cui è incardinata la competenza dell’esercizio di un’azione preventiva e consultiva. Per parte nostra, assicuriamo la massima disponibilità per quanto attiene l’azione preventiva di controllo per chi sbaglia in buona fede, evitando così tutte le problematiche legate alle sanzioni che scattano successivamente».
Le repliche
Il Capogruppo di Mouv’ Stefano Ferrero ha suggerito «l’approvazione di un protocollo di intesa con la Guardia di finanza per estendere i controlli anche ad altri dossier, ad esempio sulle pratiche di concessione di mutui». Il Capogruppo della Lega VdA Andrea Manfrin ha osservato: «I dati riferiti dall’Assessore ci fanno tirare un sospiro di sollievo, ma chiederemo un’integrazione, perché la nostra intenzione era di avere una fotografia di tutta la platea di aiuti e sostegno alla povertà concessi dall’Amministrazione regionale».
(re.newsvda.it)