Passa con 363 sì, a larga maggioranza, l’accordo salva Casinò VdA
Solo 56 i no; alle urne per il referendum in 438 dei 571 aventi diritto
E’ passato a larga maggioranza con 363 sì, 56 no, 7 bianche e 12 nulle, 438 votanti su 571 aventi diritto al voto il referendum sull’ipotesi di accordo sui tagli ai costi del personale, in vista della presentazione al Tribunale di Aosta del piano di concordato nel mese di marzo. Sono 571 i dipendenti della società Saint-Vincent Resort&Casinò che sono stati chiamati a esprimersi nelle giornate del 7 e dell’8 febbraio. L’intesa ferma la procedura di licenziamento collettivo che contemplava 168 esuberi (104 della casa da gioco, 64 dei servizi alberghieri), avviata nel mese di dicembre dall’amministratore unico del Casinò, Filippo Rolando. L’accordo è unico ma prevede modalità differenti per casa da gioco e servizi alberghieri.
Tavoli verdi
Tra i tavoli verdi i 104 esuberi si sono ridotti a 33 con i restanti 71 che verranno avviati al pensionamento con incentivi all’esodo (700 euro lordi per ogni mese di utilizzo della Naspi) e somme aggiuntive per lavoratori precoci (2500 euro); per chi non raggiungesse i requisiti per il pensionamento entro il termine della Naspi ma entro i 12 mesi successivi (800 euro lordi mensili per ciascun mese mancante alla maturazione del primo dei requisiti pensionistici utili).
Se il settore gioco non sarà interessato da licenziamenti sono comunque previsti dei ritocchi normativi. I croupier subiranno il congelamento della 14a mensilità (se ne riparlerà nel 2023); la diminuzione dei giorni di riposo (-12); l’abolizione del premio di produzione; sarà sostituito da un nuovo sistema premiante basato su incentivi legati agli incassi (1 per cento con incasso sopra i 50 milioni; 10 per cento con incassi tra 50 e 55 milioni; fino al massimo del 20 per cento con incassi sopra i 55 milioni) il tutto da ripartire in quote diversificate (15-35-50 per cento) tra i differenti settori del gioco.
Alberghiero
Per il Grand Hôtel Billia i 64 licenziamenti previsti sono diventati 35 per 29 è stato concordato il pensionamento. Per i lavoratori considerati esubero è prevista invece la ricerca di posti di lavoro «all’esterno dell’azienda presso enti, istituzioni, partecipate indicate dalle Regione»; «ricerca di posti di lavoro presso fornitori, anche attraverso processi di outsourcing». Anche in questo caso vengono concessi incentivi all’esodo. Prevista inoltre la possibilità di richiamare lavoratori fuoriusciti «in caso di necessità» nei prossimi 24 mesi. Le risoluzioni dei rapporti di lavoro saranno comunicate a partire dall’11 febbraio. I lavoratori con contratto a tempo determinato ai quali non è stato rinnovato sono107. L’operazione permetterà il recupero di 11 milioni di euro.