Aborto: in Consiglio comunale ad Aosta arrivano le ancelle
E' stato rinviato l'ordine del giorno proposto da Lega e dal consigliere Valerio Lancerotto, 'Aosta, una città per la vita'. La presidenza del Consiglio organizzerà un incontro con gli esperti.
Aborto: in Consiglio comunale, ad Aosta, arrivano le ancelle.
Sono arrivate in Consiglio sette ancelle, nel giorno in cui si discute l’ordine del giorno presentato dai consiglieri della Lega e dal consigliere Valerio Lancerotto ‘Aosta, una città per la vita’.
Il sit in di protesta
E’ l’associazione Dora Donne in Valle d’Aosta ad aver organizzato il presidio di protesta, dopo l’incontro che la stessa associazione ha organizzato sul tema mercoledì 13 febbraio per discutere della legge 194 sull’interruzionne volontaria di gravidanze e della proposta di legge Pillon, oltre che per presentare lo sciopero femminista dell’8 marzo, organizzato dalla rete ‘Non una di meno’ alla quale Dora aderisce.
Le ancelle
La presenza delle ancelle – mantello rosso e cuffia bianca, nello spazio antistante la sala-soffitta dove si tiene il Consiglio comunale del capoluogo si riferisce alla serie tv americana ‘Handmaids’Tale, basata sul romanzo distopico del 1985 ‘Il racconto dell’ancella’ della romanziera canadese Margaret Atwood.
La serie è ambientata in un futuro nel quale il tasso di fertilità delle donne è bassissimo.
Per questa ragione, le poche donne sono obbligate a fare figli, mettendosi a disposizione degli uomini.
Le ancelle sono diventate il simbolo della difesa del diritto di abortire delle donne.
Lo scorso ottobre, le ancelle hanno fatto la loro comparsa al Consiglio comunale di Verona, dove l’Assemblea ha concesso contributi ad associazioni Pro Vita, scatenando il dibattito e bollando Verona come ‘città contro l’aborto’.
Il dibattito
Il consigliere Uv Valerio Lancerotto, ha spiegato alcuni punti dell’ordine del giorno, parlando «di installare adeguata cartellonistica per il progetto ‘Una culla per la vita’, del numero d’aiuto 800 813 000, della distribuzione di materiale informativo e dell’associazione SOS Vita che interviene in aiuto delle donne in gravidanza».
La presidente del Consiglio comunale
Rispondendo al Consigliere Lancerotto, la presidente del Consiglio comunale Sara Favre ha parlato della nota arrivata dall’Ordine della professione di Ostetrica e dell’idea «di elevare la tematica, perchè non si rischi di discutere, com’è già accaduto 2-3 ore e non arrivare a nulla o peggio si cada nelle strumentalizzazioni senza conoscere i contenuti dell’ordine del giorno» organizzando una serata di confronto, così come suggerito dalla presidente dell’Ordine delle Ostetriche valdostane Corinne Menabreaz, attraverso la nota che la presidente Favre farà avere ai consiglieri, «perchè si possa aprire un dialogo tra istituzioni e professionisti della salute».
Favre ha quindi chiesto ai proponenti di ritirare l’ordine del giorno, con l’impegno della presidenza del Consiglio di organizzare in tempi brevi una serata di informazione sul tema.
La replica dei proponenti l’odg
L’ordine del giorno sarà rinviato, ma non ritirato, come ha precisato il consigliere della Lega Etienne Andrione.
«Rifiuto l’idea che il Consiglio comunale non sia in grado di occuparsi di un tema così importante e che si ipotizzino strumentalizzazioni quando qui fuori si ammettono certe sceneggiate – ha detto Andrione, riferendosi alla presenza delle ancelle -. Allo stesso modo rifiuto l’idea che necessariamente si strumentalizzi, come dire che siamo faziosi e ignoranti su un tema così delicato».
In ogni caso, rinviamo l’ordine del giorno, che ripresenteremo dopo il dibattito-serata informativa – ha spiegato Andrione – Riteniamo che il Consiglio comunale abbia il diritto-dovere di esprimersi».
Mozioni d’ordine
E’ il consigliere pentastellato Luca Lotto ad aprire il walzer delle mozioni d’ordine.
«Chiedo più rispetto per il lavoro e il tempo che i consiglieri impiegano per leggere e prepararsi al Consiglio – ha spiegato Lotto – rifiutando l’idea di «non aver neanche letto» l’ordine del giorno –.
«Non era mia intenzione accusare nessuno di non essere informati sui contenuti dell’ordine del giorno – ha replicato la presidente del Consiglio comunale Sara Favre – io mi riferisco al di fuori di questa aula, sui giornali, come l’ordine del giorno sia già stato strumentalizzato, senza alcun accenno alle soluzioni pro vita alle quali dedicare attenzione, in sostanza concentrandosi esclusivamente sull’aborto».
Altra mozione d’ordine per il consigliere del Gruppo misto di maggioranza Vincenzo Caminiti «non convinto che le mozioni ritirate o rinviate possano essere ripresentate prima di sei mesi».
«Come dice il regolamento, i sei mesi valgono per le mozioni ma non per gli ordini del giorno» – ha precisato Favre -.
Terza mozione d’ordine del consigliere Loris Sartore (gruppo misto di minoranza) che si è detto «contrario che una iniziativa del genere sia decisione della Presidenza del Consiglio e non dell’intero consiglio» e dichiarandosi comunque contrario «a organizzare una serata sul tema, lo facciano le associazioni interessate, non il Consiglio».
Ultima mozione d’ordine per il consigliere Antonio Crea; «son sono d’accordo che l’ordine del giorno venga rinviato, mi dissocio dalla decisione della maggioranza, non sono stato coinvolto».
Nella foto in alto, le ancelle nello spazio attiguo alla sala del Consiglio comunale.
(cinzia timpano)