Cinema, torna il festival dello Sport integrato
Venerdì 22 e sabato 23 marzo a Courmayeur la sesta edizione del Festival dello sport integrato e del cinema di inclusione
Courmayeur si prepara a ospitare, venerdì 22 e sabato 23 marzo, la sesta edizione del Festival dello Sport integrato e del cinema d’inclusione.
Il festival
«Non solo sport e disabilità, ma un festival che con il passare degli anni si è aperto sempre più all’inclusione sociale» spiega Alexine Dayné, presidente di Framedivision, l’associazione culturale che organizza, insieme a Aspert, Antenne Handicap e Csen, la manifestazione.
Una rassegna che è molto cresciuta negli ultimi due anni, sottolinea Dayné, sia nella qualità del materiale audiovisivo, sia nel numero delle candidature di registi che propongono i propri lavori.
La giuria
Undici i cortometraggi selezionati per il concorso che parlano di disabilità, diversità e integrazione. Due le giurie chiamate ad assegnare i premi. La giuria giovani, formata da alcuni studenti del Liceo linguistico di Courmayeur; una giuria ufficiale presieduta da Marco Mastino, vice presidente dell’Associazione Museo Nazionale del Cinema di Torino e fondatore della rassegna CinemAutismo; Pier Carlo Lunardi, vice presidente del Panathlon club Val d’Aoste; Francesca Graziano, psicologa consigliera dell’Ordine degli psicologi della Valle d’Aosta; Nicole Bianquin, ricercatrice e consulente in pedagogia e didattica speciale; Giampiero Baldon, fondatore e membro di Framedivision; Stefano Joly consigliere Csv e Riccardo Borbey vice presidente Coni.
Il programma
Venerdì 22 marzo alle 9.15, al Pavillon du Mont Fréty (Skyway), incontro di preparazione della giuria giovani. Alle 10 proiezione speciale del documentario Tutti pazzi per Paolo di Donato Canosa.
Alle 13.15 l’inaugurazione ufficiale del Festival seguita dalla proiezione dei cortometraggi in concorso.
Sabato 23 marzo alle 16.30, al centro congressi di Courmayeur, proiezione dei cortometraggi fuori concorso Connessi-sconnessi di Uniendo Raices, vincitore del premio riservato ai soggetti valdostani lo scorso anno e del lungometraggio Damiano non è un marziano di Valerio Gnesini
Alle 18 e alle 20.30 proiezione degli ultimi corti in concorso seguita dalla cerimonia di premiazione.
I premi
La giuria giovani assegnerà un “attestato di riconoscimento giovani” al miglior cortometraggio in concorso.
I premi per la “miglior tematica sociale” e la “menzione speciale” vengono sostenuti dal Panathlon club du Val d’Aoste. Seguirà la premiazione della giuria ufficiale per:
- miglior opera in concorso : 700 euro (conferita in base all’originalità e alla qualità in termini tecnici,formali, tematici e narrativi in maniera da trasmettere un’immagine innovativa nell’ambito della diversità e del sociale).
- miglior qualità audiovisiva: 500 euro (conferita in base al sapiente ed efficace utilizzo di saper raccontare il tema per immagini e per suoni).
- miglior tematica sociale: 200 euro (conferita in base al contenuto che meglio sappia esprimere il significato di inclusione ed integrazione in ambito sportivo).
- menzione speciale: 100 euro (assegnata ad un’opera degna di rilievo sulla valorizzazione della diversità a tutti i livelli).
- miglior soggetto valdostano : 500 euro (per la realizzazione o ultimazione di un cortometraggio che dovrà essere prodotto entro marzo 2020 da un’ente, organizzazione, autore valdostano). Tre le candidature arrivate per questa edizione del festival da associazioni, enti e/o registi valdostani.
(erika david)