Amianto: al via la bonifica all’autolavaggio Pansera di Aosta
Iniziati i lavori di rimozione dal tetto dell'eternit dopo l'ultima ordinanza del Comune con scadenza al 31 marzo prossimo
Sono iniziati oggi le operazioni di rimozione dell’amianto dal tetto dell’autolavaggio Pansera in viale Partigiani ad Aosta. E’ del 14 febbraio scorso l’ordinanza nella quale l’amministrazione comunale ordinava di «intervenire sulla copertura del fabbricato avvertiva entro il 31 marzo 2019». Si legge poi. «Nel caso di inottemperanza a quanto previsto dalla presente ordinanza, si procederà, ai sensi di legge, all’esecuzione d’ufficio in danno dei soggetti obbligati e al recupero di somme anticipate da questa Amministrazione, nonché a presentare denuncia, se del caso, alla competente Autorità Giudiziaria, per l’applicazione delle sanzioni previste dalle vigenti normative. Una prima ordinanza – la numero 41 -, emessa il 16 gennaio 2018, era stata disattesa.
In Consiglio comunale
La questione del tetto dell’autolavaggio Pansera era approdata più volte in consiglio comunale. Quattro sono state, nell’ultimo anno, le iniziative presentate dal consigliere comunale del gruppo “Lega – Aosta nel cuore” Etienne Andrione. «Ho presentato una iniziativa al mese da luglio in avanti. – ha commentato Andrione -. Ho evitato il mese di dicembre per vedere se si fosse davvero arrivati a far passare un anno intero. E infatti eccoci qui».
Nel frattempo, martedì 8 gennaio si è riunito l’ufficio ambiente del comune di Aosta per affrontare la questione. «Stiamo ancora approfondendo e abbiamo chiesto ulteriori pareri legali. Prima di dar corso all’ordinanza vogliamo essere sicuri di poter essere noi a rimuovere il tetto forzosamente». A dichiararlo fu l’assessore all’ambiente Delio Donzel. A un anno dunque dall’emissione dell’ordinanza, il consigliere comunale del carroccio non vede ora che un’unica strada percorribile. «Non possiamo ormai che rivolgerci all’autorità sovraordinata, il Presidente della Regione».
L’articolo 28 della legge 54/1998 stabilisce che, in caso di emergenze sanitarie o di igiene pubblica a carattere esclusivamente locale, il sindaco possa adottare provvedimenti contingibili e urgenti, al fine di prevenire ed eliminare gravi pericoli che minacciano l’incolumità dei cittadini. Nel caso in cui il sindaco non provveda, il Presidente della Regione «previa diffida ad adempiere entro un congruo termine, provvede in via sostitutiva con proprio atto o mediante la nomina di un commissario ad acta».
(re.newsvda.it)