Ludopatia: sì unanime al giro di vite sulle slot in Valle d’Aosta
Passa all’unanimità la proposta di legge di contrasto alla ludopatia che prevede una stretta sul gioco d’azzardo su tutto il territorio regionale. Aumentano i punti sensibili: niente sale da gioco nel raggio di 500 metri dai bancomat, dai negozi compro oro e luoghi di culto. La legge prevede una stretta sugli orari di apertura. L’apertura al pubblico prevede un orario massimo di due ore intervallato da pause (10-12; 14-16; 18-20; 22-24).
Il dibattito
«Le riforme a costo zero non servono. Questa è indubbiamente una buona legge ma poi servono le gambe per farla camminare». A sottolinearlo Daria Pulz (Adu).
«E’ un grande problema che vive la nostra comunità. Abbiamo audito anche le vittime di ludopatia, le testimonianze hanno permesso di migliorare l’iniziativa legislativa varata lo scorso mese di dicembre. E’ un tema che tocca la sfera individuale, interferisce con la vita familiare fino a riverberarsi sulla società. E’ una legge condivisa, di estremo interesse, un importante passo avanti a protezione della nostra comunità. Intervento significativo. Vengono individuati ulteriori luoghi sensibili, ulteriori fasce orarie». A puntualizzarlo è Pierluigi Marquis (Stella alpina).
Per Patrizia Morelli (Alpe) «ci si è trovati a fare fronte a un problema crescente dovuto alla diffusione capillare di giochi per i cittadini. La legge interviene con incisività per rompere certi meccanismi. E’ un giudizio favorevole quello di Alpe rispetto al testo finale».
«E’ stato un lavoro corale. Sono stato colpito dai dati e dalle testimonianze, ci si rende conto della disperazione di chi è colpito da questa ‘malattia’. Per avere soldi fanno di tutto. Noi, come legislatori, dobbiamo lavorare per contrastare tutte le dipendenze che portano tantissimi giovani a perdersi. Questa normativa è un primo passo avanti e porterà certo un miglioramento nella società valdostana». E’ la riflessione di Alessandro Nogara (Uvp)
Per Luca Bianchi (Uv) «il Consiglio regionale ha fatto un gran bel lavoro. Oggi andiamo a dare risposte concrete al problema, va a regolamentare tutta una serie di criticità. Gli esercizi si dovranno adeguare ai 500 metri in linee d’aria entro il primo settembre; le restrizioni orarie partiranno dal primo giugno prossimo».
Così Chiara Minelli (Rete civica). «E’ stato un lavoro ampio, puntuale e produttivo. La quinta commissione ha elaborato un testo di legge molto più articolato rispetto alla proposta di legge di Uv e Uvp. Tutti i consiglieri avevano un obiettivo comune: quello di incidere sulla gravissima situazione in cui versa la nostra regione, salvaguardando le categorie debole. La Valle d’Aosta avrà una delle più serie e severe leggi di contrasto alla ludopatia in Italia».
Per l’assessore alla sanità Mauro Baccega «il nostro obiettivo di combattere ogni forma di comportamento deviante e promuovere sani stili di vita. Noi diciamo che spegnere le slot è un primo passo importante». Ricorda che i valdostani spendono 120 milioni all’anno nel gioco di cui il 65% è speso attraverso le slot. «Il Provvedimento nasce a favore delle famiglie e dei giovani non certo per favorire qualcuno (leggi casinò ndr). Va detto che in questo momento sarà forte la richiesta rispetto all’applicazione di questa legge. Ho deciso di ripristinare il servizio del SerD Sos gioco d’azzardo» ha aggiunto.
Così Luigi Vesan (M5S). «Finalmente siamo al passo finale. Partita da un solo articolo ora siamo a un testo articolato. La legge è sì una pietra miliare ma deve esserci chi la fa applicare».
Per Roberto Cognetta (Mouv’) «continuando a insistere sulle buone idee penso si possa trovare un punto di incontro su tanti temi».
(danila chenal)