Valle d’Aosta: il difensore civico nominato garante dell’infanza
Enrico Formento Dojot è stato investito del doppio ruolo dal Consiglio regionale
Enrico Formento Dojot è stato nominato garante dell’infanzia. A investirlo del ruolo il Consiglio Valle che ha approvato – 32 voti a favore e l’astensione di Adu – una proposta di legge che contiene disposizioni in materia di Garante per l’infanzia e l’adolescenza. Il testo si compone di due articoli che vanno nella direzione di attribuire le funzioni di Garante per l’infanzia e l’adolescenza al Difensore civico della Valle d’Aosta.
Le argomentazioni
Ha argomentato Patrizia Morelli (Alpe). «Questa scelta razionalizza l’impatto finanziario, evitando l’istituzione di un nuovo ufficio e valorizzando in modo ottimale la struttura esistente che fa capo al Difensore civico e che sarà opportunamente implementata».
Andrea Manfrin (Lega Vda) ha osservato. «Questa norma rappresenta un traguardo importante per la tutela dei minori, sanando un vulnus normativo nella nostra regione. Questa figura di Garante dovrà avere tutto il supporto necessario; saranno da monitorare le molteplici sfaccettature delle azioni che saranno poste in essere».
Secondo l’assessora all’istruzione, Chantal Certan, «è una legge semplice ma di grande importanza: la tutela dei diritti dell’infanzia e degli adolescenti deve avere un’attenzione prioritaria; il futuro ci saprà dare i risultati dell’applicazione di questa legge, ma è stato importante legiferare in questo senso».
Il capogruppo di Rete civica, Alberto Bertin, ha parlato di «lunga gestazione di questa legge. Purtroppo siamo in ritardo rispetto alle altre Regioni; questa è una prima risposta che andava data; nulla ci impedirà nei prossimi anni di intervenire per migliorare questa legge».
Così Jean-Claude Daudry (Uvp). «L’ufficio di Difesa civica è in grado di dare le risposte appropriate anche assumendo le importanti competenze di Garante dell’infanzia e dell’adolescenza; non appena avrà una casistica il Consiglio Valle sarà in grado di valutare se questa legge andrà migliorata, ampliata o confermata».
Infine Augusto Rollandin (Uv). «Certamente il carico di lavoro che aspetta il Difensore civico non sarà indifferente, ma non partiamo da zero; ci sono già strutture cui appoggiarsi. In effetti, il significato della legge va nella logica di coordinare meglio ciò che il territorio propone. Altrimenti, l’impegno di spesa sarebbe stato maggiore. L’infanzia e l’adolescenza non sono settori abbandonati, possiamo solo migliorare».
Perplessità
Per Maria Luisa Russo (M5S) «identificare il ruolo di Garante per l’infanzia e l’adolescenza con il Difensore civico è limitante; il M5S ha votato ovviamente a favore perché finalmente la Valle d’Aosta si allinea alla normativa nazionale; finalmente i minori avranno una figura di garanzia dei loro diritti. Si tratta, però, di una figura che non lavorerà a tempo pieno ma a tempo parziale e limitato».
Daria Pulz (Adu) ha manifestato scetticismo. «In altre regioni le due figure non coincidono, per non oberare il Difensore civico e per potersi avvalere di una persona competente anche in campo psicologico, pedagogico, filosofico e non solo giuridico. Questa nuova funzione del Difensore civico e Garante dell’infanzia e dell’adolescenza non può non avere un impatto significativo sul primo. È una soluzione riduttiva che rischia di mortificare i diritti sociali dei minori».
(re.newsvda.it)