Legionella nella caserma dei Vvf: batterio presente ma contagio «non confermato»
Ausl: «Il sospetto caso di legionellosi non è stato confermato dalle più recenti analisi ematochimiche»
Nella caserma dei Vigili del fuoco era presente un focolaio di legionella. Gazzetta Matin lo aveva anticipato a marzo e, la conferma ufficiale, è arrivata giovedì con un comunicato dell’Ausl.
Il focolaio
Nel documento si legge che, ricevuta la segnalazione di un presunto caso di contagio, «sono stati presi contatti direttamente con il Comando dei Vigili del fuoco e, come previsto dalla Linee guida ministeriali, si è provveduto a fine di indagine epidemiologica a effettuare prelievi di campionamento dell’acqua sanitaria della Caserma». Il campionamento «è risultato positivo per legionella pneumophila e, a scopo cautelare, sono state date immediate disposizioni di interdizione all’utilizzo delle docce comuni delle camerate».
A seguito delle bonifiche eseguite (certificate dall’Ausl), il 2 aprile «è stata disposta la riattivazione dell’impianto a servizio delle docce delle camerate».
Il contagio non è «confermato»
L’Ausl afferma che il vigile del fuoco – che sembrava essere stato contagiato – «è stato tempestivamente contattato da un medico del Servizio per l’indagine epidemiologica e si è dichiarato in pieno benessere e, in quel momento, in servizio».
Infine, l’Ausl precisa: «Si ribadisce che il sospetto caso di legionellosi non è stato confermato dalle più recenti analisi ematochimiche a cui si è sottoposto il soggetto e che il riscontro incidentale della legionella nell’impianto idrico ha comportato comunque l’attivazione delle procedure di disinfezione dello stesso a tutela della collettività».
Approfondimenti su Gazzetta Matin, in edicola sabato 20 aprile.