Donazione: dopo la paura, Giulia e papà Gianmatteo diventano testimonials Fidas
Dopo aver combattuto con una leucemia linfoblastica acuta ci mettono «cuore e faccia» per invitare a donare il sangue e dare una speranza di vita a tanti ammalati.
Donazione: dopo la paura, Giulia e papà Gianmatteo diventano testimonials Fidas.
Dopo la grande paura – dovuta a una leucemia linfoblastica acuta diagnosticata nel gennaio 2018 – Giulia Pacifico e il papà hanno deciso di metterci cuore e faccia, diventando testimonials della donazione per la Fidas Valle d’aosta.
Da qualche mese Giulia è tornata a scuola, riprendendo finalmente la sua routine ‘da bambina’ fatta di scuola, compiti a casa, danza, piscina e di gioco con i fratellini Samuele e Daniele.
Oggi Giulia sta bene, assume dei farmaci, prosegue con i controlli periodici ma ha finalmente archiviato i pesanti cicli di chemioterapia ai quali ha dovuto sottoporsi. Giulia, e soprattutto il suo papà Gianmatteo non dimenticano però i periodi più bui della malattia, terapie aggressive, tanti alti e bassi, giornate nelle quali la bambina era talmente debole da non poter camminare ed essere costretta sulla sedia a rotelle.
Donazione: un video per la Fidas
E così, Gianmatteo – fresco di nomina quale presidente dell’Associazione Donatori Volontari di sangue ‘San Michele Arcangelo’ Fidas Valle d’Aosta e donatore di sangue sin dalla maggiore età e la sua bambina hanno deciso di promuovere il dono del sangue attraverso un video nel quale, partendo dalla sua esperienza invita al dono.
«Ricordi quando aspettavamo l’infermiera con la sacca di sangue?» – chiede Giulia al suo papà nel video.
«Come potrei dimenticarlo – è la risposta di Gianmatteo – dietro quella sacca di sangue ci sono tanti donatori che allungano il braccio per dare una nuova speranza di via a tante persone, a tanti bambini e a tanti ammalati».
Donazione: una speranza per tanti malati
«Fatelo, è bello» è il semplice messaggio che Giulia e Gianmatteo vogliono diffondere; «donare il sangue è davvero bello, perchè attraverso una donazione gratuita, volontaria e periodica si fa del bene al prossimo e il prossimo, spesse volte, non è così lontano, è un vicino di casa, un amico, un familiare, il prossimo siamo noi».
Il video di Giulia e Gianmatteo rappresenta un po’ la chiusura di un cerchio; chi ha seguito la storia di Giulia sa dei video divertenti che hanno raccontato il percorso di cura.
Quasi ogni giorno, occhialoni, parrucche, cappelli improbabili e gag per alleggerire i viaggi in macchina fino a Torino; risate e piccole parentesi di buonumore in un faticoso percorso di cure.
«Noi ci mettiamo cuore e faccia»
«Noi ci abbiamo messo il cuore e la faccia – commenta Gianmatteo – la donazione è importante per dare una possibilità a tanti malati. La mia famiglia lo ha vissuto in prima linea e io e Giulia siamo a qui a testimoniare quanto semplice e importante sia ‘allungare il braccio’; mi rivolgo in particolar modo ai giovani, perchè comincino un lungo e consapevole percorso di donazione. Fatelo è bello!»
Nella foto in alto, il selfie di Giulia e papà Gianmatteo in auto.
(c.t.)