Vigili del fuoco valdostani: da Roma «nessuna obiezione ad accoglierli nel Corpo nazionale»
Candiani: «Spetta alla Regione tracciare la linea di percorso definitiva che sarà fatta propria dal Governo, una volta valutate tutte le dinamiche».
I Vigili del fuoco valdostani confluiranno nel Corpo nazionale? «Da parte del Governo nessuna obiezione ad accogliere i Vigili del fuoco valdostani nel corpo nazionale, anche se un imminente tavolo consuntivo tra Regione e rappresentanze sindacali dei Vigili del fuoco, ritengo sia utile a tutti gli attori coinvolti nella vicenda, per avviare un percorso costruttivo e congeniale». Lo ha affermato il sottosegretario di Stato per l’Interno (con delega ai Vvf), Stefano Candiani, a seguito di un vertice che si è tenuto mercoledì 5 giugno a Roma.
Al Viminale erano presenti il presidente della Regione Antonio Fosson, il capo del Corpo Vvf Fabio Dattilo, la deputata pentastellata valdostana Elisa Tripodi, la coordinatrice del Dipartimento legislativo aiuti di Stato Stefania Fannizzi, la dirigente della struttura Gestione del personale e concorsi Roberta Quattrocchi e Salvatore Coriale, il comandante del Corpo valdostano dei Vigili del fuoco.
L’incontro riguardava il primo passo un percorso politico sull’iter procedurale necessario al progetto di statalizzazione del Corpo dei Vigili del fuoco della Valle d’Aosta, a seguito della consultazione referendaria attraverso la quale i Vigili valdostani hanno scelto il passaggio al Corpo dello Stato.
Candiani: «spetta alla Regione tracciare la linea di percorso definitiva»
«C’è desiderio e intenzione di affrontare la problematica – ha dichiarato Candiani –. Si tratta di un percorso complesso e articolato. Da parte del Governo c’è la volontà politica di accogliere i Vigili del fuoco valdostani nel Corpo nazionale, qualora sia confermata questa volontà e una volta appurati tutti i pro e i contro del passaggio».
Il sottosegretario ha poi precisato: «Se, invece, le aspettative dei pompieri valdostani fossero legate ad altre ragioni, come ad esempio, l’omologa formazione, il sistema previdenziale o l’equiparazione degli stipendi, la Regione Valle d’Aosta potrebbe utilmente valutare la possibilità di soddisfare direttamente tali aspettative».
Secondo Candiani, dunque, «spetta alla Regione tracciare la linea di percorso definitiva che sarà fatta propria dal Governo, una volta valutate tutte le dinamiche».
Fosson: «in Consiglio Valle valuteremo possibili soluzioni alternative»
Al termine dell’incontro, il presidente Fosson ha affermato: «Mi impegno a sottoporre, da subito, al Consiglio regionale le possibili soluzioni alternative, per salvaguardare le legittime aspettative dei Vigili valdostani, nel rispetto delle competenze regionali sancite dallo statuto speciale e dalle norme di attuazione».
L’incontro faceva seguito alla riunione del 9 aprile scorso, al Viminale, nel corso della quale era stata fatta una prima analisi tecnica da parte dello Stato la vertenza dei vigili.
In foto (da sinistra) Salvatore Coriale, Fabio Dattilo, Antonio Fosson, Elisa Tripodi e Stefano Candiani.
(f.d.)