Aosta, nel 2018 e 2019 migliora la qualità dell’aria
Aosta, migliora la qualità dell’aria. Lo rileva l’Arpa della Valle d’Aosta. I dati sono sono stati diffusi oggi, lunedì 17 giugno, durante la riunione dell’Osservatorio della qualità dell’aria in ambito urbano.
La concentrazione nelle polveri pm10 del benzoapirene, inquinante legato in larga parte alle emissioni degli impianti di riscaldamento a legna e pellet, è rimasto sotto la soglia del valore obiettivo (1 microgrammo per metro cubo), che invece almeno negli ultimi tre anni era stato superato.
Anche nei primi sei mesi del 2019 è in calo la concentrazione di polveri pm10 e, tranne che a febbraio, anche quella di biossido di azoto
«I primi mesi del 2018 sono stati più caldi dell’inverno precedente, con molti episodi di vento che hanno disperso gli inquinanti e maggiori piogge – ha detto Claudia Tarricone, di Arpa Valle d’Aosta durante la riunione -. . Inoltre le temperature più alte hanno ridotto le emissioni».
Sono stati al di sotto del valore soglia, nel 2018, i metalli e semimetalli cadmio, arsenico e piombo nelle polveri pm10 rilevati dalla stazione Arpa accanto alla Cogne acciai speciali, ad Aosta.
Anche i valori di nichel nel pm10 sono sotto al limite (20 nanogrammi per metro cubo): nel 2013, anno di chiusura e di trasferimento della stazione di via Primo maggio nella vicina Pepinière d’entreprises, veniva registrato un valore di 40. Un dato che nel 2018, alla riapertura, è sceso a 17. Diminuzioni analoghe – a distanza di cinque anni – anche nel nichel nelle deposizioni e per il cromo (sia nel pm10 sia nelle deposizioni).
(re.newsvda.it)