Sicurezza, Cosp: necessarie azioni comuni ma ad Aosta la situazione non è emergenziale
In base a quanto si è appreso, il Comitato ha discusso della "questione" Quartiere Cogne, protagonista dei fatti di cronaca legati all'operazione MalAosta, condotta dalla Guardia di Finanza e coordinata dalla Procura aostana.
Sono necessarie azioni comuni a fronte delle ultime notizie di cronaca (due rapine a mano armata e gli arresti nell’ambito dell’operazione MalAosta) che hanno interessato il capoluogo regionale; tuttavia, il trend dei reati in Valle è in calo e non si può parlare di “emergenza sicurezza”. Ecco l’estrema sintesi della riunione odierna del Comitato per l’ordine e la sicurezza pubblica.
Nella “sala Giunta” del secondo piano di Palazzo regionale erano presenti, oltre al presidente/prefetto Antonio Fosson e al sindaco di Aosta Fulvio Centoz, i vertici delle Forze dell’Ordine, tra cui il comandante del gruppo Aosta delle Fiamme Gialle Francesco Caracciolo, il questore Andrea Spinello e il comandante del gruppo Carabinieri Aosta Emanuele Caminada.
Centoz: «la situazione non è emergenziale»
Dopo poco più di un’ora (a porte chiuse), il primo a lasciare la sala è il sindaco del capoluogo regionale. «Da parte di tutti, soprattutto da parte delle Forze dell’ordine, si è evidenziato come la situazione non sia emergenziale», ha esordito Centoz.
Tesi abbracciata dal presidente/prefetto, che si concede ai cronisti dichiarando: «Il Comitato si è riunito a seguito di questi fatti crimonosi verificatesi ad Aosta. Pur a fronte di un significativo calo generale dei reati in tutta la Valle d’Aosta negli ultimi anni, i fatti recenti meritano un esame approfondito per ricercare soluzioni efficaci e mantenere alto il senso di sicurezza percepito dai cittadini. In Valle d’Aosta – continua il presidente – sicurezza e legalità ci sono. Di fronte a queste situazioni dobbiamo fare un’azione comune; la sinergia che il Comitato di ordine pubblico garantisce è sicuramente un punto di partenza molto importante».
L’esito dei lavori
Al termine della riunione «è stato confermato come le Forze di Polizia in Valle d’Aosta operino in perfetta collaborazione e sinergia, raccordandosi in termini di strategia generale in seno al Cosp – si legge in un comunicato diffuso da piazza Deffeyes -. Questa è una condizione importante per i risultati raggiunti in termini di sicurezza, come l’importante e progressivo calo di reati registrato negli ultimi anni, e passa attraverso la messa in opera di adeguate attività di controllo del territorio, supportate anche da sistemi di videosorveglianza».
La situazione del Quartiere Cogne
In base a quanto si è appreso, il Comitato ha discusso della “questione” Quartiere Cogne, protagonista dei fatti di cronaca legati all’operazione MalAosta – condotta dalla Guardia di Finanza e coordinata dalla Procura aostana – che, andando con le parole delle Fiamme gialle, «abbraccia lo spaccio di stupefacenti, episodi di estorsione, porto d’armi di varia natura e si intreccia con vari fenomeni di violenza, fra cui una furibonda rissa scoppiata a marzo nel Quartiere cogne», particolarmente interessato dalle perquisizioni dei militari proprio nell’ambito dell’inchiesta.
Ma esiste un problema sociale nel Quartiere? «Abbiamo verificato tutto anche con il sindaco di Aosta – risponde Fosson -. Durante l’incontro di oggi abbiamo analizzato la situazione sociale e la questione della viabilità nel quartiere. Sono state formulate delle proposte sulla questione»; proposte che saranno oggetto di un «tavolo tecnico» che si riunirà lunedì prossimo in Questura. «È chiaro – aggiunge il presidente/prefetto – che in questa fase alla realtà di Aosta viene posta un’attenzione del tutto particolare per evitare che, a fronte di alcune attività criminali, si realizzi il degrado di zone della città e si sviluppi un situazione di insicurezza generale tra i cittadini».
Nel Quartiere Cogne vi è una grande concentrazione di alloggi Erp o legati all’emergenza abitativa. Anche di questo si è parlato nella riunione del Cosp. Sollecitato dai giornalisti Fosson taglia corto: «Ne abbiamo parlato. È uno dei problemi che vanno affrontati».
In questo quadro, per il quartiere «il ruolo del comune di Aosta è centrale, sia in termini di politiche urbanistiche e sociali, attraverso una migliore illuminazione delle aree e con la creazione di spazi di intrattenimento e di coesione sociale, volti ad attività socio culturali, sia con la messa in opera di un apparato di videosorveglianza e, anche, con una maggiore presenza della polizia locale nel quartiere», conclude Fosson.
Aggiunge Centoz: «Le azioni possono essere molteplici e scaglionate su piani diversi, per cui è tutto un ragionamento che andrà fatto. Di sicuro c’è l’impegno da parte di tutti di porre una particolare attenzione sul Quartiere Cogne in questo momento». Il sindaco parla anche di «risanamento sociale» della zona, precisando che «è un processo che sarà più lungo di qualche giorno. Però abbiamo condiviso che forse è il caso di immaginare un utilizzo diverso del quartiere, non più solo come alloggi di edilizia residenziale pubblica e di emergenza abitativa».
Due rapine in pochi giorni
Durante i lavori del Comitato si è discusso anche delle due rapine che si sono susseguite ad Aosta nel giro di pochi giorni. «Per quanto concerne le due rapine che hanno interessato una farmacia e un mini-market – scrive l’ufficio stampa della Regione – l’attività di indagine, che prosegue, ha già permesso di assicurare alla Giustizia due persone. Il presidente della Regione Antonio Fosson e il sindaco di Aosta Fulvio Centoz hanno colto l’occasione per esprimere apprezzamento per l’attività svolta dalle Forze di polizia».
(federico donato)