GiocAosta: si è alzato il sipario sull’edizione 2019
Tavoli subito presi d'assalto e numeri da record, con oltre 1.700 pre-iscrizioni e 330 volontari
Subito ressa e maglie gialle all’opera. Non c’è quasi neanche il tempo di tagliare il nastro per GiocAosta che già gli appassionati premono per godersi i quattro giorni di manifestazione che caratterizzeranno l’undicesima edizione, in scena da questa sera, giovedì 8, a domenica 11 agosto.
I numeri
Il sipario sull’edizione 2019 di GiocAosta si è alzato intorno alle 18, quando piazza Chanoux ha accolto il taglio del nastro a più mani che ha dato ufficialmente il fischio di inizio a quella che si annuncia come un’edizione da record.
I numeri parlano chiaro: 1.700 pre-iscrizioni già incamerate, 330 volontari in azione, già 1.400 persone pronte per la grande caccia al tesoro di sabato sera e tante novità (come il Climate Challenge di venerdì sera, organizzato in collaborazione con Arpa VdA) pensate dal team guidato da Davide Jaccod.
«Gioco strumento di scoperta»
E proprio Davide Jaccod fa le carte (è il caso di dirlo) a GiocAosta 2019. «Mi aspetto una grande espansione della manifestazione dall’epicentro a tutta la città – sottolinea -. Il gioco deve essere uno strumento di scoperta».
A tal proposito, Jaccod ricorda alcune delle grandi novità, come i giochi organizzati «in cima alla Torre dei Balivi, sulla cabinovia per Pila, nella cantina dell’Institut Agricole Régional e nel criptoportico – dice -. Quest’anno col progetto “Giocare dappertutto”, abbiamo scelto 14 posti speciali per far scoprire anche la città».
Grande organizzazione
Insomma, uno sforzo non indifferente a livello organizzativo. «È uno sforzo enorme – ricorda Davide Jaccod -. Ma è un bel lavoro collettivo, con 330 volontari e circa 25 persone che lavorano tutto l’anno. In più abbiamo professionisti e partner che ci aiutano nella parte logistica, nella realizzazione delle grafiche e in altri aspetti a costo zero. Questo fa davvero la differenza, visto che su un budget di 40 mila euro, solo 20 mila sono soldi pubblici (Regione e Comune ndr.), il resto arriva da privati, incassi per giochi e merchandising e crowdfunding».
Una manifestazione che funziona
La manifestazione cresce e funziona. «Si funziona – conclude Jaccod – ed è anche sempre più facile trovare appoggio da privati e negozianti del centro ad esempio. La città ormai sente GiocAosta come una sua cosa e ci permette di trovare molta collaborazione. E il fatto che all’apertura ci siano già una cinquantina di persone pronte a iscriversi più tante altre già ai tavoli ripaga di tutti gli sforzi».
Orari, eventi e iniziative li trovate sul sito di GiocAosta.
(alessandro bianchet)