Ospedale: ampliato o nuovo, la maggioranza non trova la quadra e le risoluzioni restano due
E' iniziato il dibattito generale sulla petizione presentata dal Comitato Vallée Santé e sottoscritta da 585
Ospedale: ampliato o nuovo, la maggioranza non trova la quadra e le risoluzioni restano due.
Il dibattito
E’ iniziato il dibattito generale sulla petizione presentata dal Comitato Vallée Santé e sottoscritta da 585 persone.
Così in aula il consigliere Mauro Baccega (Pour l’autonomie). «Due riflessioni vanno fatte sul corposo documento presentato da Vallée Santé. Va valutato in modo equilibrato, con buon senso. Abbiamo audito fior di professionisti per consentirci di fare scelte adeguate per la comunità. Nessuno di questi ha visto una parvenza di progetto sull’ampliamento. La petizione dice anche cose condivisibili ma bisogna andare avanti nella progettazione dell’ampliamneto. Bisogna agire al più presto, appaltando i lavori per la realizzazione del nuovo ospedale nell’ala ad est del Parini».
Per Nicoletta Spelgatti (Lega) «dalle audizioni di alcuni progettisti è emerso che il progetto del 2010 non è più al passo con i tempi. Ci sono delle concezioni nuove nella costruzione degli ospedali anche dovuti alla pandemia ma in Valle d’Aosta pare tutto resti immutato. Non ho preclusioni per questo o quel progetto ma il Covid ha cambiato tutto. Bisogna pensare anche agli ospedali di comunità – come richiesto dall’Europa – e il Parini potrebbe essere riconvertito, divendando il nosocomio delle 12 ore». Per la consigliera della Lega «comunque dovremmo pensare a due strutture e quindi un nuovo ospedale sarebbe la migliore soluzione. Bisogna essere lungimiranti. Con l’ampliamento si dà il via libera a un ospedale già stretto, sottodimensionato». Per Spelgatti «ci sono troppe incertezze sul futuro della sanità valdostana. Non c’è un quadro chiaro».
Illustra le ragioni per le quali è bene approfondire Erika Guichardaz, capogruppo Pcp. «La sanità è rilevante per il futuro della nostra regione e sicuramente tra i temi più sentiti. La pandemia ha evidenziato le carenze della sanità regionale».
Parla di flessibilità, accessibilità, di sostenibilità, di centralità della persona. Premesse che la portano a ribadire la necessità di fare ulteriori approfondimenti prima di passare tout court all’ampliamento. «Occorrono idee chiare anche sull’ospedale di comunità così come sulle case della salute. Non c’è solo la questione ospedale ma è in ballo l’intera sanità valdostana».
(da.ch.)