Trasporti: ipotesi class-action per l’Aosta-Pré-Saint-Didier
Potrebbe profilarsi una class action contro la pubblica amministrazione qualora non vi sia un piano di investimenti in materia di trasporto ferroviario, così come prevede il decreto legislativo 190/2010 che trasferisce alla Regione Valle d’Aosta le competenze in materia di trasporto ferroviario.
Lo ha comunicato quest’oggi Federconsumatori della Valle d’Aosta che, attraverso il legale del Dipartimento Trasporti di Federconsumatori nazionale, l’avvocato Felice Petillo, inoltrerà domani una richiesta formale di accesso agli atti indirizzata all’amministrazione regionale, al ministero dell’Economia, al ministero dei Trasporti e a RFI spA.
«Così come succede per esempio per la Regione Sicilia – ha commentato l’avvocato Petillo – vogliamo capire se l’accordo siglato con l’amministrazione regione prevede lavori di manutenzione ma anche azioni di sviluppo delle rete infrastrutturale, nel rispetto del diritto alla mobilità. Esiste questo programma di investimenti? Rispetto alla risposta a questa domanda, agiremo».
La strada, nel caso in cui non sia rispettato il decreto legislativo 190/2010 potrebbe essere un’azione contro l’inerzia della pubblica amministraizone, un’azione di tutela dei cosiddetti diritti diffusi, ovvero una class action contro l’inefficienza della pubblica amministrazione oppure un’azione contro il silenzio; «ovvero un’azione attraverso la quale si obbligherà la pubblica amministrazione a emanare un’azione che sani un diritto leso, in questo caso il diritto alla mobilità che non è stato garantito in quanto il servizio, con un mese di preavviso è stato sospeso».
Per rispondere alla richiesta di accesso agli atti, le parti tirate in causa hanno 30 giorni di tempo.
Nella foto, a destra Bruno Albertinelli, presidente Federconsumatori VdA e l’avvocato Felice Petillo.
(cinzia timpano)