Discarica Pompiod: la società Ulisse 2007 propone la messa in sicurezza a sue spese
Chiesto e accettato il rinvio dell'udienza, fissata per oggi, giovedì 4 febbraio, del processo sul presunto smaltimento illecito di rifiuto
Discarica Pompiod: la società Ulisse 2007 propone la messa in sicurezza a sue spese. E’ quanto emerso dopo il rinvio al prossimo 11 maggio del processo sul presunto smaltimento illecito di rifiuti nella discarica di Aymavilles, sequestrata nel novembre 2019.
La difesa ha infatti chiesto un termine per ”arrivare a una soluzione che almeno nella prospettazione del giudice sia una messa in sicurezza” della discarica.
La proposta
«Ulisse 2007 ha sollecitato la Regione Valle d’Aosta a rivalutare il rinnovo dell’autorizzazione dell’impianto di Pompiod e ha proposto di realizzare, a proprie spese, una copertura dei rifiuti attualmente presenti in discarica e la rimozione della partita di rifiuti oggetto di indagine e tuttora in quarantena in attesa di una decisione in merito», spiega Umberto Cucchetti, amministratore unico dell’impresa in un comunicato.
Spiega: «L’obiettivo della copertura è quello di evitare che pioggia e agenti atmosferici favoriscano la produzione di percolato e di mettere in sicurezza la discarica fino alla conclusione del procedimento in corso».
La società ha quindi attivato una interlocuzione con la Procura. Il Tribunale ha accolto l’istanza di rinvio del procedimento con l’assenso del Pubblico Ministero, in modo da consentire l’individuazione di un appropriato intervento di rimodulazione della situazione attuale del sito.
Archiviata l’accusa di inquinamento ambientale
Nella nota l’azienda ricorda che «il giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Aosta ha archiviato l’accusa di inquinamento ambientale mossa a Umberto Cucchetti e Antonella Dellisanti, i due manager dell’azienda Ulisse 2007, che gestisce la discarica di Pompiod.
L’iter giudiziario
Nel giugno 2020 la procura di Aosta aveva emesso un decreto penale di condanna dei confronti dei due imputati (38.500 euro), che si erano opposti e avevano chiesto l’ammissione all’oblazione (istanza che il gip aveva respinto). Nei confronti della società gli inquirenti, nella persona di Cucchetti, avevano chiesto inoltre un decreto penale di condanna (impugnato dalla difesa) ad altri 64.500 euro.
Dall’agosto 2018 all’agosto 2019, secondo la procura, a Pompiod sono state conferite oltre 3.000 tonnellate di materiale contente sostanze come mercurio, fibre di amianto, idrocarburi pesanti, utilizzandola “di fatto, come discarica per rifiuti speciali non pericolosi in luogo di inerti”.
Parte civile
Nell’udienza di stamane hanno chiesto di costituirsi parte civile la Regione Valle d’Aosta, i comuni di Aymavilles e Jovencan, il Comitato discarica sicura di Pompiod, Legambiente, Valle virtuosa.
(re.aostanews.it)