Chiesa valdostana: sarà un anno di riorganizzazione per le parrocchie
Monsignor Franco Lovignana ha presentato la Lettera Pastorale dal titolo 'Come virgulti d'ulivo intorno alla tua mensa' e lo strumento di lavoro dell'Assemblea diocesana
Chiesa valdostana: un anno di riorganizzazione per le parrocchie.
Conferenza di presentazione degli orientamenti pastorali, oggi in tarda mattinata, al salone del Palazzo Vescovile, presieduta dal Vescovo, Monsignor Franco Lovignana.
Due i documenti guida prodotti dal Vescovo per indirizzare i lavori dell’Assemblea diocesana e la riflessione del suo popolo: la «Lettera pastorale» per l’anno 20201-2022 e lo strumento di lavoro dell’Assemblea diocesana che si svolgerà, in luoghi e con modalità diversi dal 17 ottobre al 18 dicembre.
L’anno pastorale sarà incentrato sulla riorganizzazione delle parrocchie come strumento «per permettere l’azione cristiana su territorio e per fare in modo che non vengano percepite come comunità di servizi, ma come strumento di condivisione della fede».
Santa messa ed Eucarestia
Tre i punti sui quali Monsignor Lovignana ha particolarmente insistito: il rapporto tra santa messa e Eucarestia, soprattutto in questo tempo di rinascita; l’Eucarestia come riserva di umanità; l’Eucarestia come strumento di comprensione dell’intero creato.
«L’eucarestia – dice Monsignor vescovo relativamente al primo punto – ci fa comprendere come mettere insieme i tanti morti, i malati, la paura con la voglie di riconquistare un futuro proprio perché l’Eucarestia rappresenta l’eternità».
In relazione al secondo punto, invece, il Vescovo sostiene che la Chiesa può andare anche controcorrente rispetto alla cultura dominante poiché i cristiani devono farsi custodi dei valori di base dell’essere umani quali «l’inizio e fine vita, matrimonio, famiglia, sessualità, lavoro, solidarietà».
Dio, la Natura e l’Uomo
Per quanto riguarda il terzo punto, monsignor Lovignana insiste sul fatto che «la dimensione corporea e materiale è importante per un credente» e, attraverso l’Eucarestia, chi crede viene messo in contatto con il cosmo intero.
Ci tiene a chiudere con un’osservazione: «L’unica ecologia cristiana è quella che vede coinvolti tre protagonisti: Dio, la natura e l’uomo. Non accettiamo nessuna divinizzazione della natura e nessuna demonizzazione dell’intervento umano quando sia rispettoso degli equilibri cosmici, nessun ammiccamento a chi vuole ridurre l’uomo alla stregua delle altre creature».
(bruno fracasso)