Copagri a comm. Ue Sefcovic: in Mercosur lavorare per reciprocità
Roma, 31 ott. (askanews) – “In una fase cruciale per la politica commerciale europea, alle prese con le ricadute dell’intesa con l’amministrazione statunitense sulle barriere tariffarie e con la finalizzazione dell’accordo con il Mercosur, è di primaria importanza fare fronte comune e puntare sulla concertazione quale strada maestra per tutelare l’anello più debole della filiera, ovvero i produttori agricoli”. Lo ha detto il presidente della Copagri Tommaso Battista, che ha incontrato oggi al Masaf, alla presenza del titolare del Dicastero Francesco Lollobrigida, il commissario europeo al Commercio Maroš Šefcovic.
“Quanto ai dazi USA – ha spiegato il presidente – pur ribadendo il nostro apprezzamento per l’operato e l’impegno del governo sul versante diplomatico, riteniamo fondamentale che la Commissione europea si adoperi con sempre maggiore determinazione per includere l’agroalimentare, o buona parte di esso, nella lista dei prodotti a dazio zero, così da scongiurare un duro colpo, stimabile in oltre un miliardo di euro, per numerose produzioni di punta del Made in Italy, che pagano già lo scotto della svalutazione del dollaro americano”.
“Analoga se non maggiore attenzione andrà poi posta ai contenuti dell’accordo di libero scambio UE-Mercosur, che rischia di ingenerare più di qualche criticità, in particolare nel comparto agroalimentare, motivo per il quale è fondamentale valutare l’attuazione delle clausole di salvaguardia e garantire il pieno rispetto del principio di reciprocità e della sostenibilità delle produzioni, con monitoraggi ben più stringenti e cadenzati di quelli a periodicità semestrale annunciati dall’Esecutivo europeo”, ha aggiunto Battista.
“Gli standard comunitari in materia di sanità, rispetto dell’ambiente e tutela della sicurezza alimentare, infatti, non sono assolutamente derogabili, motivo per il quale, stante l’ingente afflusso di prodotti che entreranno nel mercato unico a seguito dell’accordo, è bene chiarire come saranno effettuati i controlli previsti dall’intesa e come, soprattutto, verrà garantito il rispetto di tali requisiti”, ha continuato il presidente.
“L’accordo con il Mercosur, inoltre, pur prevedendo la possibilità di erogare una compensazione per gli agricoltori UE nel caso in cui le clausole di salvaguardia non risultino sufficienti a prevenire crisi di mercato, non chiarisce come e con quali parametri verranno calcolati tali interventi compensativi e da dove, in particolare, deriveranno le risorse ad essi destinati”, ha concluso Battista, ad avviso del quale “è fondamentale scongiurare il rischio che si vada ad attingere ai fondi del bilancio agricolo, già tagliati di oltre il 20%, o a quelli derivanti dalla riserva di crisi della PAC, anch’essa falcidiata dalla mannaia dell’UE”.


